La libertà di parola in Toscana

A QUASI UN ANNO DALL’APPROVAZIONE IN CONSIGLIO PROVINCIALE, LA GIUNTA DI RENZI NON HA FATTO NIENTE PER IL PROGETTO “LIBERTA’ DI PAROLA” PER DISABILI TOTALI.

IL CONSIGLIERE MASSIMO LENSI (FI), PROMOTORE DELL’INIZIATIVA IN CONSIGLIO PROVINCIALE, PRESENTA UNA INTERROGAZIONE URGENTE. “POI PASSERO’ A PIU STRINGENTI FORME DI LOTTA NONVIOLENTA”.

Firenze, 16 novembre 2005. A quasi un anno dall’approvazione di un’importante e innovativa mozione da parte del Consiglio Provinciale di Firenze su un progetto sperimentale a favore dei disabili totali (denominato “Libertà di Parola” e promosso a livello nazionale dall’associazione Luca Coscioni), la giunta del presidente Renzi non ha fatto nulla. Per questo motivo il consigliere Massimo Lensi ha depositato una interrogazione urgente per sapere se la Giunta non intenda comunque tentare di aprire un percorso di fattibilità per l’attuazione della mozione sui comunicatori simbolici, al fine di destinare durante la predisposizione del bilancio 2006 una somma adeguata per l’erogazione di contributi all’acquisto di tali strumenti.

A questo proposito Massimo Lensi ha dichiarato: “non voglio pensare che la giunta Renzi intenda snobbare l’associazione Luca Coscioni e le sue iniziative a favore dei disabili totali e della libertà di ricerca scientifica, però è mio dovere istituzionale verificare tutte le possibilità per capire cosa sta succedendo e comprendere i motivi di un ritardo a mio avviso ingiustificabile. Da nonviolento ritengo sia arrivato il momento di intraprendere un percorso di dialogo con Renzi, basta però che non tiri fuori la solita tiritera della mancanza di soldi a causa della finanziaria. Il primo passo è un’interrogazione urgente. Deciderò in un secondo momento, sulla base delle risposte ottenute, se passare a più adeguate forme di lotta nonviolenta per far sì che gli impegni stabiliti dalla mozione consiliare siano onorati. Non escludo nemmeno uno sciopero della fame.”

Note: la mozione, promossa dal consigliere Massimo Lensi (gruppo FI), iscritto e militante del Partito Radicale Transanzionale, approvata all’unanimità dal Consiglio Provinciale di Firenze il 27 gennaio 2005, impegna la Giunta a “a chiedere alla direzione competente, in collaborazione con le Aziende Asl, di definire le tipologia di disabilità che possono trovare giovamento dall’utilizzo degli strumenti di cui al punto precedente quantificando il fabbisogno di dette apparecchiature” e “a destinare durante la predisposizione del bilancio 2005 e compatibilmente con le esigenze dello stesso una somma adeguata per l’erogazione di contributi per sostenere progetti presentati dalle Associazioni di riferimento volti all’acquisto e alla diffusione di apparecchiature quali “comunicatori simbolici” da destinare a persone totalmente invalide”. I comunicatori simbolici sono apparecchiature particolari attraverso le quali è possibile adattare lo strumento di comunicazione standard (personal computer) alle esigenze di persone totalmente invalide permettendo loro di formulare frasi mediante il linguaggio scritto. Il 7 marzo, durante un incontro svoltosi presso la sede dell’assessorato alle politiche sociali, è stato presentato all’assessore competente, Alessandro Martini, dalla rappresentate dell’Associazione Luca Coscioni, Valentina Piattelli, una prima bozza di progetto, come previsto dal dispositivo della mozione.