Con un dibattito pubblico è inziata giovedì sera e la raccolta firme sulla petizione per l’istituzione del registro comunale dei testamenti biologici nel comune di Marcon (VE). L’inziativa animata da alcune associazioni del territorio marconese nasce su sollecitazione della Cellula Coscioni di Venezia che sta promuovendo la campagna per il registro in vari comuni della provincia.
Il dibattito, che ha visto una presenza consistente e interessata di cittadini, ancora volta ha reso evidente come il tema del fine vita e della libertà di scelta sia estremamente sentito, come sia forte la convinzione che l’ultima parola debba essere quella dell’ammalato. Agli interventi degli oratori, Franco Fois della cellula Coscioni Cristiano Samueli dell’associazione italiana per le decisioni di fine via e Alvise Ferialdi copromotore della petizione al comune di Venezia, centrati sull’illustrazione dell’iniziativa e della situazione legislativa, sono seguite una serie di domande e riflessioni sostenute da una evidente conoscenza delle problematiche, sia tecniche che umane, relative alle decisioni di fine vita, non quindi posizione preconcette o affermazioni per sentito dire ma precise convinzioni costruite su esperienze dirette. Una serata che a tutti ha dato la possibiltà di arricchire il proprio bagaglio di conoscenza e che ha confermato come le richieste in materia di fine vita siano ben diverse, anzi opposte, a quelle che si stanno cercando di imporre attraverso il disegno di legge Calabrò attualmente in discussione alla Camera.
La determinazione e convizione manifestata dai cittadini di Marcon conferma come sia sempre più indispensabile far crescere la mobilitazione perchè si moltiplichino i comuni in cui ai cittadini sia reso possibile rendere evidente il proprio pensiero, come cellulla Coscioni di Venezia continuiamo quindi nell’impegno per mettere a disposizione di tutti la nostra esperienza al fine di attivare il maggiore numero possibile di azioni analoghe a quella avviata a Marcon.
