Il Papa si preoccupi solo di rispettare ‘Libera Chiesa in Libero Stato’.

Filomena Gallo, Segretario Ass. Coscioni

Le dichiarazioni del Papa in merito ad aborto e fecondazione non possono che suscitare sdegno. Il Papa, invitando a‘vigilare affinche’ la legge non giunga ad alterare ingiustamente l’equilibrio fra l’eguale diritto alla vita della madre e del figlio non nato“, dimentica che il nostro è uno Stato laico e non bioetico, siamo in un Paese multiculturale dove convivono diverse realtà morali e sarebbe davvero pericoloso se una di esse divenisse legge di Stato, come nei Paesi teocratici. Inoltre il Santo Padre dovrebbe occuparsi di affari spirituali e solo di politica vaticana: i suoi commenti sulle decisioni della Corte interamericana rappresentano una indebita ingerenza e una mancanza di rispetto verso organi internazionali, atti a giudicare in materia. La sentenza che ha cancellato il divieto di fecondazione assistita in Costa Rica ha riaffermato, invece, il rispetto dei diritti umani – ha sancito infatti che  i diritti riproduttivi sono tra i diritti umani meritevoli di tutela – per milioni di coppie e lo ha fatto anche accettando nelle motivazioni un amicus curiae dell’Associazione Luca Coscioni e del Partito radicale che da sempre si battono per il rispetto dei diritti umani. Per quanto concerne l’aborto Benedetto XVI dimentica che esiste una sentenza della Corte Costituzionale italiana del 18 febbraio 1975 che sancisce che il diritto alla salute della donna è primario rispetto alla vita del concepito: “non esiste equivalenza fra il diritto non solo alla vita ma anche alla salute proprio di chi è già persona, come la madre, e la salvaguardia dell’embrione che persona deve ancora diventare”. Dunque il Papa prima di preoccuparsi per l’aborto e la fecondazione si preoccupi di rispettare i diritti civili e all’autodeterminazione dei cittadini italiani.