Giornata nazionale del Braille. Recepito ordine del giorno per uso nuove tecnologie

Intervento dell’on. Donatella Poretti parlamentare radicale della Rosa nel Pugno, segretaria della Commissione Affari Sociali, membro di Giunta dell’Associazione Luca Coscioni

E’ stato recepito oggi in I commissione, durante la sede legislativa della discussione della pdl per istituire la giornata nazionale del Braille, un mio ordine del giorno firmato anche da Maurizio Turco, Angelo Piazza e i deputati della Lega, che impegna il governo a valutare, nell’ambito di questa giornata, l’opportunità di promuovere anche iniziative volte alla tutela del più generale diritto alla comunicazione per tutte le persone con difficoltà psicomotorie, con particolare riferimento all’uso delle nuove tecnologie.

Visto che era stato deciso di approvare in Commissione il testo così come uscito dal Senato, per senso di responsabilità ho trasformato i cinque emendamenti che avevo presentato insieme agli altri deputati radicali della Rosa nel Pugno in questo ordine del giorno.

Sono comunque intervenuta per ribadirne il senso ricordando come oggi in Italia vivono molte persone che hanno un cervello lucidissimo e sono ostaggi di corpi che non gli rispondono più. Esistono strumenti e ausili tecnici che potrebbero essere di supporto per restituire loro una vita dignitosa e una piena cittadinanza, ma a causa della scarsa informazione e promozione da parte delle istituzioni, per molti sono ancora inaccessibili.

Ho citato le esperienze dei deceduti leader politici Luca Coscioni o Piergiorgio Welby e di Severino Mingroni, del consiglio generale dell’Associazione Coscioni, che per fortuna ancora oggi continua, grazie alla possibilità di esercitare il suo diritto alla comunicazione datogli dalle nuove tecnologie, a battersi per la libertà di ricerca scientifica, per il diritto ad interrompere o rifiutare terapie e per l’eutanasia!

Istituire la giornata nazionale del Braille è limitativo per affrontare una problematica come quella del diritto alla comunicazione. Oggi, per fortuna non esiste solo il Braille, sono molti gli strumenti che permettono a persone che in nessun modo potrebbero comunicare, di scrivere, leggere e anche parlare.

Un ultima nota critica riguarda l’aver voluto stabilire questa giornata il 21 febbraio, giorno che l’UNESCO dedica alla lingua madre di ciascun popolo, come se si volesse ghettizzare tutti i non vedenti, identificandoli assurdamente in un popolo.