“Il testo base della legge che vuole perseguire l’utero in affitto come reato universale, anche se il fatto è commesso all’estero, proposto dalla Meloni e adottato oggi in Commissione Giustizia, mira a punire per il reato di utero surrogato non solo il cittadino italiano, ma chiunque, anche gli stranieri. Ha la presunzione di punire la surrogazione di maternità in tutto il mondo. E’ privo di fondamento giuridico e non fa i conti con il diritto internazionale, è giuridicamente inapplicabile e irragionevole. Perseguire l’utero in affitto come reato universale risulta una scelta di politica criminale censurabile sotto molti punti di vista. Un fatto, per essere considerato reato e quindi essere punibile in Italia se commesso all’estero, deve necessariamente essere reato nel Paese straniero dove lo stesso è commesso.”, ha dichiarato Filomena Gallo, avvocato e Segretario nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, “Prevale inoltre il principio che afferma il legame tra il nato e i genitori, che non deve essere privato di quella famiglia che ha agito nella legalità all’estero. La legge 40/04, prevede che <<i nati a seguito dell’applicazione delle tecniche di procreazione medicalmente assistita (tra cui la gestazione per altri) hanno lo stato di figli legittimi o di figli riconosciuti della coppia che ha espresso la volontà di ricorrere alle tecniche medesime>>.
La stessa legge prevede che i nati non possono essere disconosciuti dalla coppia.
Se questo testo dovesse diventare legge, il risultato gravissimo sarebbe non solo quello di impedire a tante di coppie di diventare genitori, ma di farle diventare, al loro rientro in Italia, colpevoli di un reato che prevederà fino a 3 anni di reclusione in carcere, con la conseguenza inevitabile di allontanarli dai loro figli appena nati. Incriminare i genitori significa forse tutelare i bambini? Pensiamo a tante coppie famose che in questi anni hanno fatto ricorso a queste tecniche, come gli ex parlamentari Nichi Vendola ed Ed, Sergio Lo Giudice e suo marito Michele, o alla recente notizia diffusa da Tiziano Ferro e suo marito Victor di essere diventati genitori all’estero e alle tantissime coppie etero italiane non famose Se la proposta di legge dovesse diventare legge avrà valore per il futuro non per il passato, ma è l’inizio di un oscurantismo dei diritti per tutti noi.
Sarebbe utile sapere se chi promuove questi divieti si è mai occupato di diritto di famiglia o pensa solo a propaganda pre elettorale con un racconto distorto di cosa sia la gravidanza per altri. Una proposta di legge che normi queste tecniche c’è ed è la proposta numero 3016, elaborata dall’Associazione Luca Coscioni con esperti e altre associazioni e depositata alla Camera dei Deputati, che però non è ancora mai stata discussa.
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.