Le coppie diventate genitori con la Gestazione per altri in Ucraina hanno scritto una missiva al presidente in vista dell’incontro con Giorgia Meloni: “Si è genitori ovunque, indipendentemente dalle modalità di nascita dei minori”
Fratelli d’Italia ha, infatti, presentato una proposta di legge che intende trasformare la maternità surrogata un reato universale
“Se si è genitori in un Paese si è genitori ovunque indipendentemente dalle modalità di nascita dei minori. Zelensky tenga presente che il Governo Meloni intende violare la sovranità dei singoli stati con la proposta che prevede che la maternità surrogata diventi reato universale“. Un gruppo di coppie diventate genitori con la gestazione per altri in Ucraina scrive una lettera aperta, con il sostegno dell’Associazione Luca Coscioni, al Presidente e al Ministro della Salute ucraino chiedendo di affrontare anche il tema della proposta di legge a firma di Fratelli d’Italia che prevede la reclusione dei genitori che accedono a tale tecnica all’estero, multe fino un milione di euro oltre ad altre conseguenze come l’allontanamento dai figli.
“Siamo potuti diventare genitori grazie alle norme che nel vostro Paese disciplinano la fecondazione medicalmente assistita con gravidanza per altri. La gioia immensa che nelle nostre famiglie è arrivata con la nascita dei nostri figli si ripete ogni giorno e ogni momento con la loro presenza”, inizia così la lettera inviata all’indirizzo di Volodymyr Zelensky e al Ministro Viktor Liashko.
La lettera è firmata anche dall’avvocato Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Luca Coscioni, che insieme al membro di Giunta, Francesca Re, negli scorsi mesi ha supportato con l’aiuto della Farnesina alcune coppie italiane che hanno dovuto attraversare un Paese in guerra per raggiungere il luogo di nascita dei loro figli e completare la procedura legale prevista per legge per poter finalmente rientrare in Italia.
[…] le scriviamo per chiederLe di tenere presente, nei rapporti con l’Italia e con la Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, che questo Governo ha proposto di estendere la punibilità, già prevista in Italia per il reato di gravidanza per altri, anche a tutti i cittadini italiani che vi accederanno nei Paesi dove, come in Ucraina, c’è una legge che lo consente.
Nella scorsa legislatura fu proprio l’On. Meloni a depositare un progetto di legge a sua prima firma per punire chi desidera avere un figlio e ricorre alla gravidanza per altri.
Se la proposta diverrà legge, al rientro in Italia gli aspiranti genitori saranno allontanati dai figli e punibili con la reclusione da tre mesi a due anni e la multa da 600.000 a un milione di euro.
[…] in ragione della relazione di reciproca amicizia tra i popoli e solidarietà tra Stati, Le chiediamo che nei futuri incontri e contatti con il Governo italiano si affronti il tema, perché se si è genitori in un Paese si è genitori ovunque indipendentemente dalle modalità di nascita dei nostri figli. Tale principio fondamentale va rispettato, così come va rispettata la sovranità dei singoli Stati: punire condotte che sono lecite e regolamentate in altri Paesi è una forma inaccettabile di ingerenza che viola il basilare principio della doppia incriminazione.
[…] La Commissione Europea il 7 dicembre scorso ha depositato la proposta n. 2022/0402 per l’emanazione di un Regolamento europeo in materia di genitorialità, senza operare alcuna distinzione tra le modalità di concepimento del minore o il tipo di unione affettiva che lega i genitori intenzionali. Il legislatore europeo, nel rispetto delle sue competenze, propone quindi il riconoscimento della genitorialità formatasi in uno Stato membro in tutti gli altri Paesi europei. Il Governo italiano è invece intenzionato a procedere in direzione contraria.
QUI il testo integrale della lettera
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.