Gb: Via libera definitivo a embrioni uomo-animale per staminali

Da un’agenzia letta da radio radicale:

HFEA, VARRA’ PER UN ANNO PER KING’S COLLEGE LONDRA E UNIVERSITA’ NEWCASTLE Roma, 17 gen. (Adnkronos/Adnkronos Salute) – Si’ definitivo della Gran Bretagna alla possibilita’ di creare embrioni ibridi uomo-animale per la ricerca. E piu’ precisamente per ottenere staminali embrionali senza problemi di approvvigionamento di ovociti umani. Ma usando quelli animali svuotati del loro Dna. Il parere conclusivo della Human Fertilisation and Embryology Authority (Hfea) britannica e’ arrivato oggi al termine di un lungo iter a cui hanno partecipato anche i cittadini di Sua Maesta’, coinvolti a campione in gruppi di informazione su quanto gli scienziati intendevano fare. E perche’. Saranno due, come annunciato da tempo, i centri autorizzati a creare gli embrioni ibridi: il King’s College di Londra e l’universita’ di Newcastle. Le strutture potranno partire subito e proseguire per la loro strada per un anno. Ogni altro laboratorio del Regno Unito che volesse seguire il loro esempio dovra’ presentare formale richiesta all’Hfea, che decidera’ caso per caso. Come previsto dal protocollo di ricerca, sulla base del quale le due strutture potranno iniziare a eseguire le loro sperimentazioni, gli embrioni ibridi creati per estrarre le staminali verranno distrutti entro il 14esimo giorno di vita. E mai inseriti all’interno di un utero. Precauzioni che gli scienziati hanno adottato per evitare di sottoporsi alle aspre critiche, che comunque sono arrivate soprattutto da gruppi religiosi. L’accusa piu’ comune era quella di voler creare ‘mostri’ uomo-animale da usare a piacimento per interessi economici, e poi destinati alla distruzione.

Il gruppo di ricerca coordinato da Stephen Minger, al King’s College di Londra, ha intenzione di creare ibridi per studiare una serie di malattie con causa genetica, tra cui Alzheimer, Parkinson o atrofia muscolo-spinale. Il team di Lyle Armstrong all’universita’ di Newcastle, invece, si prefigge l’obiettivo di usare le staminali embrionali ottenute grazie agli ibridi per capirne meglio il comportamento. E la loro natura di potenziali pezzi di ricambio ‘universali’, dovuta alla capacita’ di differenziarsi in ogni tipo di tessuti presenti nell’organismo. Si tratta, hanno spiegato entrambi i team di ricerca, dei primi passi della scienza verso un traguardo preciso: quello di poter ottenere in laboratorio tessuti e organi al bisogno, per far fronte a malattie o incidenti. E senza lunghe liste d’attesa per ottenere un organo da trapiantare o problemi di rigetto. "Ora che abbiamo avuto il via libera definitivo – ha annunciato Armstrong – inizieremo il prima possibile. In attesa del disco verde – ha aggiunto – ci siamo allenati trasferendo cellule animali in ovuli di bovino. Quindi speriamo di ottenere presto progressi".