Firma digitale: “Bene chiarimenti Colao, ora però si prosegua per piena operatività della piattaforma pubblica”

Questa mattina una delegazione dell’Associazione Luca Coscioni ha incontrato il Ministro Vittorio Colao per discutere dell’entrata in vigore della piattaforma pubblica di raccolta firme per referendum e iniziative popolari che, a norma di legge, doveva essere attiva dal primo gennaio 2022.

La delegazione era composta da Filomena Gallo, segretario dell’Associazione, Lorenzo Mineo, attivista al quarto giorno di sciopero della fame, Mario Staderini, promotore del ricorso alle Nazioni Unite nel caso Staderini De Lucia Vs Italy, Gianni Sandrucci, amministratore delegato di ItAgile, e il Deputato Riccardo Magi.

L’incontro faceva seguito a quanto affermato da Colao rispondendo a un’interrogazione in Parlamento dello stesso Magi che prefigurava la sostanziale inutilità della piattaforma in via di preparazione in quanto, si riporta testualmente “il dettato normativo garantisce solo la digitalizzazione della raccolta della firme, che è il segmento iniziale del processo di promozione dell’iniziativa, ma non consente una completa digitalizzazione, estesa per esempio all’autenticazione delle firme o alla raccolta dei certificati elettorali, che sono disciplinati ancora in maniera analogica”.

Per sollevare il problema pubblicamente in un paio di giorni l’Associazione Luca Coscioni ha raccolto oltre 40mila firme, consegnate oggi al Ministero, mentre Lorenzo Mineo ha intrapreso un’azione nonviolenta con  sciopero della fame a sostegno delle iniziative per scongiurare il rischio che le firme con SPID sui referendum non fossero più considerate valide.

Nell’incontro, a cui il Ministro Colao ha partecipato in collegamento, che ha visto presenti anche il capo di gabinetto e il capo ufficio legislativo, il ministro ha  chiarito che le firme saranno considerate valide ai fini del deposito presso l’Ufficio centrale per il referendum in  Corte di cassazione.

All’uscita la delegazione, nell’informare della sospensione del digiuno di Mineo, ha dichiarato: “le parole del Ministro chiariscono che la piattaforma garantirà la piena validità delle firme sui referendum ai fini del deposito in Cassazione, siamo lieti che correggano quanto precedentemente dichiarato in Parlamento.

Restiamo in attesa di conoscere il decreto attuativo nella sua completezza (anche perché, affinché le firme possano essere utili alla presentazione di un referendum o legge d’iniziativa popolare, occorre accoppiare anche le iscrizioni alle liste elettorali di chi firma) e i tempi di entrata in funzione della piattaforma, attenti alle trappole politiche e burocratiche di ogni tipo che possono ancora deragliare il processo, specie in giorni di caotica vita politica nazionale”.