Carlo Gentili ha scritto alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni per chiedere una campagna di informazione pubblica
In occasione delle elezioni comunali di maggio 2025, per la prima volta, le persone con disabilità fisiche gravi potranno sottoscrivere digitalmente le candidature e liste elettorali. È una riforma storica ottenuta grazie alla sentenza n. 3/2025 della Corte Costituzionale che ha riconosciuto il diritto all’uso della firma digitale per chi, per gravi impedimenti, non può firmare a mano. A poche settimane dal voto, nessuno ne è informato.
Il Ministero dell’Interno né le istituzioni locali hanno promosso attività di comunicazione chiara e accessibile che permettano a chi ha diritto di esercitare questo nuovo strumento di partecipazione.
Per questo Carlo Gentili, promotore del ricorso insieme all’Associazione Luca Coscioni che ha portato alla storica decisione della Consulta, ha scritto alla Presidente del Consiglio per chiedere che il Governo si attivi immediatamente con una campagna di informazione istituzionale, anche attraverso le redazioni regionali del servizio pubblico, per garantire che le persone con disabilità conoscano questa opportunità e possano partecipare pienamente alla vita democratica del Paese in occasione delle elezioni amministrative di maggio.
“Occorre che l’elettorato attivo e passivo godano del diritto a essere informati, quanto prima e debitamente, di questo importante primo passo a favore della transizione digitale per il pieno godimento dei diritti politici in Italia”, scrive Carlo Gentili a Giorgia Meloni. “Campagne di spot televisivi a cura delle redazioni regionali del servizio pubblico, che in termini semplici e chiari sopperiscano a questa lacuna informativa, sono quanto mai necessarie oltre che urgenti per consentire il godimento dei diritti di cittadinanza a persone che come me vivono in condizioni di grave disabilità”.
Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente Segretaria Nazionale e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni: “L’Associazione Luca Coscioni, insieme a Eumans e Referendum e Democrazia” (che già un mese fa avevano scritto alla Presidente Meloni), invitano il governo ad apportare le necessarie modifiche legislative in fase di conversione del decreto sulle elezioni amministrative auspicando inoltre che la firma digitale possa essere utilizzata da tutto l’elettorato tramite la piattaforma pubblica già operativa per la raccolta di firme online per referendum e leggi d’iniziativa popolare.
La lettera è accompagnata da un appello pubblico promosso da Associazione Luca Coscioni, Eumans e Referendum e Democrazia, sottoscritto da oltre 56.000 cittadini in cui si chiede al Governo di:
- estendere la possibilità della firma digitale a tutti i cittadini, non solo alle persone con disabilità;
- consentire la presentazione di liste e candidature tramite la piattaforma pubblica digitale già attiva per referendum e leggi di iniziativa popolare;
- aprire tale piattaforma anche ad altri strumenti di iniziativa popolare a livello locale (regioni, comuni, enti territoriali).
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.