Nella giornata di mercoledì 24 gennaio abbiamo scritto la seguente lettera al Presidente della Regione Puglia per chiedere di passare dalle parole ai fatti riguardo la proposta di legge regionale sul suicidio medicalmente assistito. Ad oggi non è ancora pervenuta una risposta.
Egregio Presidente Emiliano,
Ci rivolgiamo a lei per chiederle di prendere in considerazione la necessità di un’adeguata legislazione regionale in merito al suicidio medicalmente assistito nella Regione Puglia.
Ieri abbiamo avuto il piacere di ascoltare con grande interesse il suo intervento sul tema durante la trasmissione “Avanti Popolo“, utilizzando parole di grande apertura e umanità e dimostrando una profonda comprensione dell’argomento anche dal punto di vista giuridico.
La Puglia è stata la prima regione ad approvare una delibera di Giunta in materia, rappresentando un primo passo avanti nel riconoscimento dei diritti delle persone che desiderano fare richiesta di suicidio medicalmente assistito, in accordo con la sentenza 242/2019 della Corte Costituzionale.
Tuttavia, vorremmo sottolineare alcune lacune presenti nella delibera di Giunta che, come più volte evidenziato dall’Associazione Luca Coscioni (ALC), attualmente non prevede tempi e procedure certe, elemento fondamentale per garantire il rispetto della sentenza 242/2019. In particolare, mancano la previsione di un termine massimo di 20 giorni per il completamento delle procedure di verifica delle condizioni della persona richiedente e le indicazioni precise alle ASL per istituire una commissione medica multidisciplinare permanente.
Vi è poi la preoccupazione riguardante la natura stessa della delibera di Giunta che, in caso di cambio di governo regionale, potrebbe essere facilmente revocata o modificata senza il necessario dibattito pubblico in Consiglio Regionale.
In questo contesto, desideriamo portare alla sua attenzione il testo di legge discusso in Veneto, recante “Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito“, che affronta in modo più completo le questioni sollevate dalla sentenza 242/2019.
Le chiediamo dunque di considerare la possibilità di far discutere e adottare un simile testo di legge in Regione Puglia, al fine di garantire tempi e procedure certe per coloro che desiderano accedere al suicidio medicalmente assistito, rispettando nel contempo i diritti e i limiti sanciti dalla Corte Costituzionale.
Ringraziandola anticipatamente per l’attenzione che vorrà dedicare a questa importante questione, restiamo a disposizione per un eventuale confronto o chiarimento in merito.
Cordiali saluti,
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Filomena Gallo, Segretaria Associazione Luca Coscioni
Marco Cappato, Tesoriere Associazione Luca Coscioni
Matteo Mainardi, Responsabile iniziative fine vita ALC
Nino Sisto, Coordinatore Cellula Coscioni Bari
Norberto Guerriero, Volontario Associazione Luca Coscioni Foggia
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.