Fidenato nuovamente assolto per semina OGM

Fidenato nuovamente assolto per semina OGM, cosa aspetta Martina a rivedere le proibizioni su biotecnologie verdi?

Il 10 novembre, il Tribunale di Pordenone ha messo definitivamente fine alla vicenda giudiziaria dell’agricoltore Giorgio Fidenato, da anni iscritto all’Associazione Luca Coscioni. Quest’ultimo procedimento riguardava una semina di mais BT del 2015 a Vivaro, semina che, come nelle precedenti occasioni, ha portato il Pubblico Ministero a chiedere l’assoluzione dell’imputato.

Si tratta dell’ennesima vittoria del “disobbediente” Fidenato che, convinto della bontà delle proprie azioni, era andato fino alla Corte Europea di Giustizia per reclamare i propri diritti arrivando a ottenere, nel settembre scorso, un’interpretazione autentica dell’art.34 del regolamento comunitario 1829 del 2003 sul cosiddetto principio di precauzione per cui di per sé questo non può esser ritenuto sufficiente a imporre proibizioni (come quelle relative alla coltivazione di piante OGM in Italia).

Quando si saranno conclusi tutti i pronunciamenti – ha detto Fidenato – coi miei ex co-imputati presenteremo un’astronomica richiesta di danni allo Stato che comprenderà tutto il materiale distrutto, il mancato guadagno e un risarcimento per avermi fatto passare per anni per quel delinquente che non sono mai stato“.

In attesa di questo nuovo capitolo del “Caso Fidenato“, uno dei tanti del “Caso Italia”, l’Associazione Luca Coscioni rinnova il suo appello al Ministro Martina affinché ponga fine al proibizionismo sulla coltivazione di mais BT e apra alla sperimentazione in campo aperto di altre biotecnologie verdi frutto delle ricerche italiane su riso e susine.