Fecondazione assistita: “Siano garantiti i trattamenti urgenti per limiti di età”

Insieme all’Associazione Luca Coscioni, hanno firmato la lettera alle istituzioni anche l’Associazione L’Altra Cicogna Onlus, Cerco un Bimbo, SOS Infertilità, Amica Cicogna e l’Associazione Unbambino.it.

L’avvocato Filomena Gallo, segretario nazionale dell’Associazione, aggiunge: “I trattamenti urgenti per limiti di età siano estesi con la ripresa delle attività”.

La condivisibile sospensione delle attività di Procreazione Medicalmente Assistita causa Covid- 19, così come indicato dal Centro Nazionale Trapianti e dal Registro nazionale PMAlascia scoperto il tema del limite di età per l’accesso alle tecniche, che, attualmente, secondo quanto determinato dai Lea nazionali, va dai 43 anni ai 46 anni, variando da regione a regione.

Il tempo non si ferma, così come l’età anagrafica delle donne interessate al servizio, se tale limite di età viene infatti superato nel periodo di pausa, molte coppie non possono accedere al servizio, sia nelle strutture pubbliche che in quelle private convenzionate.

La problematica ci è stata segnalata direttamente dalle coppiedichiara Filomena Gallo, Segretario Nazionale Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica – per questo, insieme ad altre associazioni di pazienti, abbiamo inviato una lettera al Presidente del Consiglio, al Ministro della salute e a tutti i Presidenti di Regione e Assessori alla salute chiedendo che quando saranno riattivate in sicurezza le procedure di PMA dal servizio pubblico, per i trattamenti con carattere di urgenza per età sia emanato un atto urgente, che preveda una estensione dei limiti di età di almeno 1 anno in considerazione dell’interruzione del servizio di PMA causa Covid-19 e del tempo necessario per la ripresa dei trattamenti, dati i tempi necessari di preparazione e completamento degli stessi.

Abbiamo segnalato che anche Società scientifiche internazionali propendono per tale previsione di estensione dovuta al blocco delle attività causa “Covid-19”. Al Ministro della Salute Speranza abbiamo anche ribadito richieste specifiche in ambito di LEA ed età limite per l’accesso alla PMA che di fatto non è prevista dalla L.40/04”.

Continua Filomena Gallo “abbiamo inviato anche una lettera specifica al Governatore della Campania che ha già legiferato in materia, per chiedere sia di completare l’iter di aggiornamento normativo regionale e sia che si tenga conto dei casi urgenti così come dettagliato dal CNT e dal Registro Nazionale PMA per pubblico e privato, mentre alla luce del fatto che Lazio e Toscana, in queste ore hanno esteso i limiti di età al 31.12.2020, riteniamo non sia sufficiente poichè allo stato attuale non si conoscono i tempi per riprendere le attività di PMA, ribadiamo che l’estensione deve essere di un anno dalla ripresa delle attività tecniche di PMA.”

“Fare famiglia è sempre più difficile – continua Gallo – in tempi di crisi economica, e lo è ora ancora di più nel corso di una pandemia, ci sono diritti fondamentali che vanno tutelati e la politica non può far finta di non sapere che investire nel futuro significa pensare anche al futuro demografico del nostro paese garantendo l’accesso a queste tecniche.  I  dati ISTAT  – evidenziano che stiamo vivendo il livello di nascite più basso dal 1918, con soli 435 mila bambini nati nel 2019.

E sul futuro demografico  l’Europa fin dal 2008 chiede con la Risoluzione del 21 febbraio 2008 sul futuro demografico dell’Europa (2007/2156 (INI) ), un documento ignorato dall’Italia per 12 anni dove si raccomanda agli stati membri di rimuovere gli ostacoli per l’accesso alla Fecondazione medicalmente assistita. Forse è ora di prenderne atto e agire di conseguenza”.


I firmatari della lettera inviata al Presidente del Consiglio Conte, al ministro della Salute Roberto Speranza e a tutti i Presidenti di regione e Assessori alla salute:

  • Filomena Gallo, segretario nazionale dell’Associazione Luca Coscioni
  • Laura Pisanopresidente nazionale Associazione L’altra cicogna ONLUS
  • Federica Casadei, presidente nazionale Associazione Cerco un Bimbo;
  • Anna Biallo, vicepresidente nazionale Associazione L’altra cicogna ONLUS e responsabile regionale per la Puglia;
  • Rossella Bartolucci, presidente nazionale Associazione SOS infertilità;
  • Patrizia Ricciardone, direzione nazionale Associazione Amica Cicogna;
  • Angelo Gabriele Aiello, presidente nazionale Associazione Unbambino.it.