Eutanasia/Rosa nel Pugno, Beltrandi: Caporale (e altri) si esprimono su una legge che non hanno neppure letto

[inline:1]A seguito della conferenza stampa di presentazione del disegno di legge su Eutanasia (http://old.associazionelucacoscioni.it/ddleutanasia), il Corriere della Sera ha pubblicato in prima pagina un articolo di resoconto e un titolo a dir poco mistificatorio, «Eutanasia anche per i minori». Il giorno dopo su questo arriva anche il commento di Cinzia Caporale sul Foglio.

Dichiarazione di Marco Beltrandi, della Direzione della Rosa nel pugno, e di Radicali Italiani

Sono davvero sorprendenti le dichiarazioni di Cinzia Caporale, riportate stamattina da Il Foglio sulla proposta della Rosa nel pugno in materia di eutanasia: è evidente che non può averla letta, dal momento che se lo avesse fatto non avrebbe potuto non notare che secondo questa proposta della RNP, le terapie di sostenimento vitale (che non c’entrano nulla con l’eutanasia) possono essere sospese dal medico non solo – come afferma Caporale – se il paziente…

non vi ha espressamente consentito nel testamento biologico, ma anche se nessuno dei parenti (e sono specificati quali) fa opposizione all’interruzione (art. 4, commi 2 e 3).

Quindi non si capisce proprio di quale legge (in cui mancherebbero tutte le garanzie” parli Cinzia Caporale, con particolare riferimento ai minori: certamente non la proposta presentata dalla Rosa nel pugno.

Un conto sono le diversità di valutazione, ovviamente tutte degne della massima considerazione, un conto è esprimersi su una legge ignorando manifestamente il testo.

Infine occorrerebbe considerare (si tratta però di un piano diverso) che la legge non introduce un fenomeno, che già c’è nell’illegalità, ma lo regolamenta: non toglie garanzie, che oggi non esistono neppure per i minori e per le loro famiglie, ma le introduce.”