Eutanasia: Giustizia conferma che un diritto gia’ esiste. Ora va solo rafforzato, altrimenti meglio nessuna legge.

Dichiarazione di Marco Cappato, Segretario dell’Associazione Luca Coscioni e deputato europeo radicale

Berlino, 18 ottobre 2007

Sia il rinvio della Cassazione su Eluana Englaro che, ancor di più, la cristallina sentenza su Piergiorgio Welby, confermano quella che – come Radicali italiani e Associazione Luca Coscioni – andiamo dicendo da sempre, cioè che in Italia esiste già un diritto, garantito dalla Costituzione, a decidere in piena libertà e responsabilità sulle proprie cure, eventualmente anche per la loro sospensione. In questo diritto sono pienamente incluse la respirazione e la nutrizione artificiale, come anche il caso di Giovanni Nuvoli ha dimostrato, quando nemmeno il Vaticano ha osato chiedere l’alimentazione forzata , o denunciare medici e forze dell’ordine, o negare funerali religiosi.

Ora che la Giustizia italiana sembra, pur con grandi e costosi ritardi, riconoscere la forza della legge e della Costituzione, il compito del Parlamento risulta più chiaro e limitato. Certo, serve una legge sul testamento biologico per rafforzare quel diritto, stabilendo garanzie al suo esercizio. In nessun modo però quel diritto può essere negato. Dunque qualsiasi legge che proponesse limitazioni anticostituzionali – ad esempio non riconoscendo la piena autodeterminazione del paziente o escludendo le terapie di nutrizione e respirazione artificiale – sarebbe da respingere.