Elezioni, oltre Marco Cappato altri partiti firmano contro la discriminazione in corso

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Anche altre realtà politiche come Possibile, Rifondazione Comunista, Sinistra Europea, Socialisti Democratici, insieme a personalità si uniscono all’iniziativa dell’Associazione Luca Coscioni per consentire la raccolta delle 60.000 firme necessarie anche con spid e l’attivista Virginia Fiume lancia uno sciopero della fame.

Un appello pubblico con raccolta firme e uno sciopero della fame, di Virginia Fiume dell’Associazione Luca Coscioni e Co-Presidente di Eumans, lanciato questa mattina.

Prosegue la campagna di Marco Cappato, supportata dall’Associazione Luca Coscioni e da Eumans, per la possibilità, in vista delle elezioni, di raccogliere in meno di un mese, anche attraverso spid, le circa 60.000 firme necessarie alla presentazione di una nuova lista.
Oggi infatti la legge elettorale per il prossimo Parlamento favorisce i partiti che già vi sono presenti, prevedendo meccanismi fortemente discriminatori per la presentazione delle liste.

Per questa ragione, l’Associazione Luca Coscioni, impegnata sulla tutela del diritto alla salute e alla ricerca scientifica, da sempre si batte anche per favorire lo sviluppo tecno-scientifico degli strumenti di democrazia, ottenendo ad esempio la possibilità di firmare con SPID sui referendum, chiede oggi che questa stessa modalità di sottoscrizione sia garantita per la presentazione delle liste elettorali.
Questa richiesta è al centro di una lettera al Governo e al Presidente della Repubblica. L’appello ha raccolto in una mattinata circa 500 adesioni di personalità della società civile e di rappresentati di altri partiti, toccati dalla discriminazione in atto.

Hanno aderito all’appello Beatrice Brignone, segretaria di Possibile; Maurizio Acerbo, segretario di Rifondazione Comunista -Sinistra Europea, Gianluca Guerra e Eliana Canavesio, Presidenti di Volt Italia; Mario Calì, presidente Socialisti Democratici; Alessandro Fusacchia segretario di Movimenta; Antonella Soldo, coordinatrice di Meglio Legale; Virgilio Dastoli, Presidente del Movimento Europeo.

Hanno aderito anche esponenti di partiti non direttamente toccati dalla discriminazione in atto, come Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani; Riccardo Magi di +Europa; Michele Usuelli, presidente +Europa/Azione in Regione Lombardia, e personalità come il Professor Rodolfo Lewanski dell’Università di Bologna, Dottor Stefano Sotgiu dell’Università di Sassari, Armando Massarenti, filosofo ed epistemologo italiano; Stefano Quintarelli, imprenditore, informatico, professore di sistemi informativi, servizi di rete e sicurezza.
Marco Cappato, già europarlamentare e impegnato con l’Associazione Luca Coscioni sui temi delle libertà civili e di ricerca scientifica,  e con Eumans, il movimento paneuropeo da lui fondato, su questioni legate a sostenibilità e democrazia, ha dichiarato:

“Chiediamo al Governo uscente di fare tutto quanto è in suo potere per impedire che le prossime elezioni siano riservate alla partecipazione dei partiti già rappresentati in Parlamento. In questi giorni e in questi anni da ogni parte si continua a richiamare l’interesse e la volontà del popolo italiano, che ognuno interpreta a proprio piacimento, senza però che siano difese le forme della rappresentanza democratica. La diserzione delle urne da parte di un italiano su due è anche il prodotto dell’autoreferenzialità del ceto politico e degli ostacoli frapposti alla partecipazione. Consentire la presentazione di liste di candidati anche attraverso firma digitale, dopo che già è stato consentito sui referendum, rappresenterebbe un segnale nella buona direzione. Per questo abbiamo lanciato un appello pubblico che in poche ore ha raggiunto le adesioni dei leader di tante forze fuori dal Parlamento, che esigono come noi un sistema democratico aperto e competitivo”.