È online “Affittasi utero”, il podcast di Chiara Lalli sulla Gravidanza per altri

Affittasi utero

La serie audio è prodotta in collaborazione con l’Associazione Luca Coscioni e distribuita da Fandango Podcast

Raccoglie cattivi argomenti e obiezioni sul tema della Gravidanza per altri in dodici puntate

Mentre l’Irlanda approva la prima legge sulla maternità surrogata o gravidanza per altri, in Italia sta per diventare un reato universale. Il disegno di legge di Fratelli d’Italia è passato l’anno scorso alla Camera e a luglio 2024 in commissione giustizia del Senato. Se da una parte il parlamento irlandese è stato sostenuto dal governo di centrodestra guidato dal premier Simon Harris, dall’altra il reato universale è fortemente voluto dalla premier Giorgia Meloni. Un reato inapplicabile e incostituzionale, per cui si rischia “la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro” e che, per la Ministra per la famiglia, natalità e pari opportunità Eugenia Roccella, è “un’avanguardia sul fronte dei diritti”.

Ma che cos’è la maternità surrogata? Chiara Lalli, bioeticista e giornalista, ha scritto la serie audio Affittasi utero, distribuita da Fandango Podcast e prodotta in collaborazione con l’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS. Una collezione di cattivi argomenti e di obiezioni (che non lo sono), che intende affrontare tutte le complessità, le domande, i dubbi e i falsi miti di un diritto scambiato per un reato. Le 12 puntate sono disponibili su tutte le piattaforme di ascolto dal 27 agosto.

“Possiamo condannare moralmente tutto quello che vogliamo ma ci servono dei buoni argomenti” commenta Chiara Lalli. “Non possiamo dire che qualcosa è immorale perché noi non la faremmo o perché offende la natura o la tradizione (cioè la nostra idea di natura e tradizione) oppure perché qualcuno ha detto che è una cosa cattiva. Questo vale ovviamente anche quando vogliamo giustificare una legge coercitiva: per vietare a tutti di ricorrere alla maternità surrogata, insomma, non basta una opinione contraria ma servirebbero buoni argomenti. Pensateci: perché è giusto considerare reato un furto? Perché chi viene derubato subisce un danno. Per vietare a tutti la maternità surrogata dovremmo dimostrare che ci sia un danno necessario per qualcuno. Se scegliessi liberamente di fare una figlia per qualcun altro, chi sarebbe danneggiato?”.

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“Utero in affitto” è un modo dispregiativo per descrivere la possibilità che una donna porti avanti una gravidanza per qualcun altro. In genere si usa l’ovocita di un’altra donna e quindi ci saranno la gestante, la donatrice di ovocita, il genitore o i genitori intenzionali. Basta questa intenzione sprezzante per dimostrare che fare una figlia per qualcuno altro – e perfino pagarlo – sia immorale e mostruoso?

No. Non basta mai storcere il labbro e fremere di indignazione. Per condannare moralmente qualcosa e, soprattutto, per vietarla avremmo bisogno di qualcosa di più razionale. Dovremmo dimostrare che sempre e comunque qualcuno sarebbe danneggiato.

C’è una domanda complicata cui rispondere (provateci): siamo in grado di dimostrare che un nato da maternità surrogata avrà una esistenza disgraziata? Siamo sicuri che per questo nato – la cui unica possibilità è nascere in questo modo oppure non nascere proprio – sia preferibile non esistere? E perché?

Fareste un figlio per qualcun altro? La maternità surrogata vi pare morale o immorale? Vi pare giusto vietarla? I soldi sono cattivi nel sacro dominio della riproduzione umana? Qualcuno viene danneggiato?

Affittasi utero prova a rispondere a queste domande, con un pizzico di ironia e senza moralismi.

Affittasi utero è una serie audio scritta da Chiara Lalli. Prodotta da Chiara Lalli e Luca Santarelli, in collaborazione con l’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS e distribuita da Fandango Podcast. Sound design e montaggio di Luca Santarelli.

 ➡ L’Associazione Luca Coscioni per la Gravidanza per altri