Disabilità: conferenza stampa su condanna Atac e Comune di Roma per discriminazione

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Associazione Luca Coscioni
Sintesi conferenza stampa

Si è tenuta stamane una conferenza stampa indetta dall’Associazione Luca Coscioni per informare i giornalisti della ordinanza con la quale – per la prima volta – il Tribunale di Roma ha condannato insieme Atac e Comune di Roma per aver discriminato un disabile, impedendogli di accedere alla metropolitana.

QUI il video della conferenza registrata da Radio Radicale dove è possibile riascoltare le dichiarazioni integrali dei partecipanti.

 

QUI rassegna stampa, QUI servizio del tg 3 (minuto 23)

 

Erano presenti: 

Laura Fois, madre del ragazzo discriminato

Filomena Gallo, Segretario dell’Associazione Luca Coscioni

Avv. Alessandro Gerardi, consigliere generale dell’Associazione Luca Coscioni 

Gustavo Fraticelli, co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni 

Rocco Berardo, membro di giunta dell’Associazione Luca Coscioni

 

Vi riproponiamo alcune dichiarazioni importanti emerse durante la conferenza:


Filomena Gallo: “L ‘Associazione Luca Coscioni offre assistenza legale gratuita alle persone disabili vittime di comportamenti discriminatori in sede civile ai sensi della legge n. 67/2006. Questo ci ha permesso di incardinare diversi procedimenti in tutta Italia per eliminare barriere architettoniche pubbliche e/o private e per fermare atti di discriminazione nei confronti delle persone disabili, il cui diritto fondamentale alla disabilità è spesso leso”


Laura Fois: “ Mio figlio di 13 anni, nonostante sia in carrozzina, ha voglia di fare tutto quello che facciamo noi. Purtroppo un giorno siamo rimasti bloccati per un’ora all’interno della stazione metropolitana di Cipro, senza assistenza perché in quella stazione non erano funzionanti né gli ascensori né i servoscala. Non è stata l’unica volta che è successo.  Vorrei che lo slogan che usa mio figlio quando usciamo a Roma non sia più #iosonointrappolato”


Avv. Gerardi  che ha seguito il procedimento: “il ricorso presentato dall’Associazione Luca Coscioni per conto di Laura Fois (la madre di un ragazzo disabile rimasto bloccato per ben due volte nelle stazioni della metropolitana di Cipro e di Cinecittà perché gli ascensori e i servoscala non funzionavano per mancanza di personale) è stato totalmente accolto. [QUI ricorso, QUI la sentenza]. L’aspetto più importante e innovativo di questo provvedimento, che costituisce un precedente,  sta nel fatto che – PER LA PRIMA VOLTA –  il Tribunale di Roma ha condannato – in un procedimento avente ad oggetto il mancato funzionamento di servoscala e ascensori –  non solo ATAC s.p.a. (responsabile di non aver predisposto personale adeguato per mettere in funzione ascensori e servoscala) ma anche ROMA CAPITALE (responsabile per non aver vigilato su ATAC S.p.A.). E’ da rilevare che in queste stazioni della metropolitana gli ascensori e i servoscala erano installati, anche a spese del contribuente, ma non c’era personale per farli funzionare. Il Tribunale di Roma ha sanzionato che non ci può essere alcuna scusante per non farli funzionare: neanche la mancanza di personale può costituire un alibi. Atac ha l’obbligo giuridico di farli funzionare. Inoltre la condotta di Atac è stata fortemente censurata dal giudice perché l’azienda non informa gli utenti che gli impianti sono disattivati.  La responsabilità di Roma Capitale viene riconosciuta invece in quanto azionista esclusivo dell’azienda di trasporti Atac, per la quale prevede un contratto pubblico di servizio e per la quale è stato assunto personale. Roma Capitale è colpevole di omesso controllo e omessa vigilanza negli atti concreti di amministrazione delle società partecipate; ciò ha determinato, di fatto, un concorso colposo di Roma Capitale. Entrambi i convenuti sono stati quindi condannati: 1) a cessare il comportamento discriminatorio nei confronti Pietro Maitan rimuovendo gli effetti della discriminazione mediante la predisposizione di personale e di strumenti adeguati tali da garantire il funzionamento PERMANENTE dei servoscala e degli ascensori ubicati presso le stazioni della metropolitana; 2) a risarcire il danno non patrimoniale garantito a MAITAN (Euro 2.500,00); 3) a pubblicare a loro spese un estratto di questa ordinanza su un quotidiano a maggiore diffusione sul territorio comunale; 4) a pagare le spese processuali”.

 

Ha concluso Rocco Berardo: insieme con la società Revevol, primo partner di Google in Europa, abbiamo creato questo sito che offre la geolocalizzazione di tutte le barriere segnalate, dando conto delle iniziative e dei risultati ottenuti per rimuoverle. L’utente potrà avvalersi dell’aiuto fornito  dall’Associazione Luca Coscioni per segnalare le barriere alle autorità competenti e per presentare ricorsi in caso di inazione. Il sistema, nella sua versione 1.0 consultabile anche sul sito dell’Associazione Luca Coscioni,  consente anche di monitorare i Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche, uno strumento di pianificazione fondamentale, previsto dalla legge ma disatteso dalla quasi totalità dei Comuni italiani”.