In Piemonte, tre attivisti sono in digiuno di dialogo per chiedere la discussione di Liberi Subito

A giugno si svolgeranno le nuove elezioni regionali, di conseguenza il Consiglio sarà sciolto a breve: con il loro digiuno, gli attivisti chiedono che la PDL sul tema del suicidio medicalmente assistito sia discussa prima della nuova tornata

Tre attivisti piemontesi dell’Associazione Luca Coscioni iniziano dalla mezzanotte di oggi un “digiuno di dialogo” per chiedere a ciascun Consigliere regionale di impegnarsi per ottenere la votazione sulla proposta di legge Liberi Subito, la legge regionale dell’Associazione Luca Coscioni sul “suicidio medicalmente assistito”. Si tratta di: Marco Riva Cambrino, Paola Stringa, Andrea Turi. La richiesta, in vista del Consiglio Regionale di domani 19 marzo, è quella di votare la proposta di legge, prima che il Consiglio stesso sia sciolto per le elezioni.

In una lettera inviata a tutti i Consiglieri gli attivisti scrivono:

È con profonda preoccupazione che constatiamo il protrarsi da ormai otto mesi dell’attesa di una decisione su questa delicata questione, che riguarda direttamente la libertà e la dignità alla fine della vita. 

Terminare la consiliatura regionale senza aver  votato la legge significherebbe anche umiliare un istituto di partecipazione popolare e danneggiare così la credibilità dell’istituzione Regione Piemonte, tradendo la fiducia nella democrazia dimostrata da 11.400 cittadine e cittadini di ogni credo politico e religioso che hanno depositato la proposta.

Di fronte a questa situazione, come cittadini, e sostenitori dei diritti umani fondamentali e della partecipazione democratica, abbiamo deciso di intraprendere un digiuno di  dialogo con voi per chiedervi di non girare la testa dall’altra parte e di assumervi la responsabilità di una  decisione, qualunque essa sia.

Chiediamo però che non siano lasciati senza risposta le cittadine  e cittadini piemontesi, chi ha firmato la proposta e, ancor di  più, chi  vive in condizioni di  sofferenza insopportabile e vuole garanzie sulle modalità di attuazione dei propri diritti.

Siamo disponibili e interessati a ogni forma di dialogo e di confronto con voi e a fornire ulteriori informazioni e motivazioni riguardo alla decisione di intraprendere il digiuno.

In Piemonte, infatti, in ormai otto mesi di tempo, dopo il deposito avvenuto lo scorso 28 agosto delle 11.400 firme raccolte a favore di Liberi Subito, il Consiglio regionale ancora non si è espresso. Per questo Marco Cappato e Filomena Gallo, tesoriere e segretaria dell’Associazione Luca Coscioni, insieme a Davide Di Mauro, Coordinatore del Comitato promotore della legge di iniziativa popolare “Liberi subito” nei giorni scorsi avevano rivolto un appello al Presidente della Regione Alberto Cirio e convocato un presidio davanti alla sede del Consiglio Regionale.

Oltre 500 firme sono state raccolte in pochi giorni a favore di questo appello: decine di sindaci, assessori, accademici hanno espresso il loro sostegno alla richiesta. Tra le personalità anche Giorgio Airaudo, segretario generale CGIL Piemonte e i sindaci di Biella, Pinerolo, Moncalieri, Settimo e altri nell’area metropolitana torinese, l’attrice e scrittrice Luciana Littizzetto, il matematico Piergiorgio Odifreddi, il magistrato Vladimiro Zagrebelsky, il gruppo musicale dei Subsonica, il filosofo Giovanni Fornero e il climatologo Luca Mercalli.