Dichiarazione di Bruno Mellano e Giulio Manfredi

RU486/RADICALI PIEMONTE: “SIAMO ALLA FARSA: DOPO I PROCLAMI SUI GIORNALI, STORACE NON HA ANCORA TRASMESSO AI MEDICI DEL S. ANNA L’ ORDINANZA DI SOSPENSIONE”.

Bruno Mellano (segretario Associazione Radicale Adelaide Aglietta) e Giulio Manfredi (Comitato Nazionale Radicali Italiani) hanno dichiarato:
“A un giorno esatto dalle prime agenzie che annunciavano la decisione del ministro della Salute di sospendere la sperimentazione della RU486, nessun documento ufficiale è arrivato all’équipe medica dell’Ospedale S. Anna, che può, quindi, continuare tranquillamente il suo lavoro.
Il ministro Storace non lesina interviste in cui si erge a difensore della salute delle donne italiane; ma non si premura poi di far seguire ai proclami i provvedimenti conseguenti; se ne desume che i gravi rischi sanitari denunciati dal ministro sono solo una scusa per tentare di bloccare un’iniziativa perfettamente in linea con la legge 194/78. E, rispetto alla forma, è deprecabile che la mancanza di rispetto nei confronti dell’ente regione e dell’azienda sanitaria provenga da un politico che è stato presidente della Regione Lazio.
Sarà utile ricordare che cinque anni fa il Dr. Silvio Viale presentò la richiesta di sperimentazione confortato dal “nulla osta” espresso pubblicamente dall’allora Assessore regionale alla Sanità di Alleanza Nazionale, Antonio D’Ambrosio; e che tutto il complesso iter autorizzativo che sta dietro quello che accade oggi al S. Anna è andato avanti senza che la passata giunta regionale di centro-destra muovesse alcuna contestazione.
E in nessun Paese in cui è permessa la somministrazione della RU486 le donne devono rimanere in ospedale nel periodo intercorrente fra l’assunzione delle due pillole.
Il paradosso è questo: mentre Veronesi e Sirchia erano medici prestati alla politica, Storace è un politico che si improvvisa medico.”.