Di che vita morire (discutere di bioetica dopo la vicanda di Piergiorgio Welby)

 

Con la presente La vogliamo invitare al dibattito (Di che vita morire. Discutere di bioetica dopo la vicenda di Pier Giorgio Welby) che si terrà sabato 17 novembre alle ore 17.00 nella sala consiliare del Palazzo Balì.

   L’incontro si propone di stimolare la riflessione su di un tema capitale della società contemporanea: il testamento biologico. Il tema del convegno è quanto mai difficile e pressante, e pone pesantissimi problemi etici. E’ certamente chiaro che chi scrive auspica una legislazione che finalmente si dimostri libertaria (e non liberticida) e che si apra all’accettazione ed al rispetto della volontà di coloro che preferiscono porre termine alla propria esistenza, qualora questa dovesse essere garantita solo e soltanto dall’accanimento terapeutico, dal supporto della tecnica e dei macchinari.

   Al convegno prenderanno parte Mina Welby, moglie di Pier Giorgio Welby, il professor Carlo Flamigni, medico di fama mondiale e membro del Comitato Nazionale di Bioetica e l’avvocato pistoiese Francesca Barontini (che introdurrà il pomeriggio di riflessioni bioetiche e coordinerà i vari interventi del pubblico nonché il dibattito che speriamo ne scaturisca).

   Nila Orsi, presidente di Pistoia Radicale, darà il benvenuto.  Hanno già assicurato la loro presenza molti rappresentanti di spicco della politica e dell’associazionismo locale.

   Purtroppo non è stato possibile, nonostante i nostri reiterati inviti, avere fra i relatori portatori di idee contrarie alle nostre.

   Con questa lettera estendiamo anche a Lei il nostro invito con la speranza che voglia accettarlo.

                                                                                                           

                                                                                                                        Cordiali saluti