Il co Presidente dell’Associazione Luca Coscioni si rivolge al Ministro perché la firma digitale non sia esclusa dalla transizione digitale.
Marco Gentili, affetto da SLA, co-Presidente dell’Associazione Luca Coscioni, dà il via alla campagna Democrazia a distanza, con il lancio di un appello all’indirizzo del Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione digitale Vittorio Colao, dopo avergli inviato una lettera aperta, con la richiesta di intervenire urgentemente nel decreto Semplificazioni per introdurre la firma digitale per i referendum. All’appello sono già arrivate oltre 800 adesioni. A supporto della campagna anche la piattaforma WeMove, e il comitato promotore Politici per caso, che chiede di poter raccogliere online le firme su proposta di legge di iniziativa popolare.
Gentili scrive: “In quanto promotore della proposta di referendum abrogativo promossa dal Comitato Promotore Referendum Eutanasia Legale – e da persona affetta da Sclerosi laterale amiotrofica e impossibilitata a muovermi in autonomia e a parlare con la propria voce – mi rivolgo a Lei per chiedere che i diritti di partecipazione democratica siano urgentemente garantiti anche attraverso modalità digitali. Le chiediamo che i referendum e le leggi popolari possano essere sottoscritti anche per via telematica, attraverso gli strumenti di firma digitale. Non possiamo accettare che la partecipazione democratica continui ad essere esclusa dalla transizione digitale! […] Nell’era del lavoro agile e della didattica a distanza, penso non si possa accettare che la democrazia resti l’unica attività il cui esercizio a distanza resti precluso nonostante la tecnologia lo renda possibile. La transizione digitale non può continuare ad escludere la democrazia, ma deve essere occasione per rafforzarla.”
Marco Gentili è, tra gli altri, promotore del Referendum Eutanasia Legale, che si propone di abrogare parzialmente l’articolo 579 del codice penale che di fatto impedisce l’introduzione dell’eutanasia legale nel nostro Paese.
La raccolta di almeno 500.000 firme di elettori previste per la richiesta di referendum si terrà a luglio, agosto e settembre 2021. Con Spid e carta d’identità elettronica si potrebbe agevolmente procedere alle firme digitali per i referendum. La legge italiana inoltre già prevede l’introduzione della firma digitale sui referendum dal 2022, ma di fatto non consente il deposito in Cassazione dei quesiti negli ultimi due anni di legislatura parlamentare. I promotori invocano pertanto con urgenza la firma digitale come soluzione per rimediare alla compressione in corso dei diritti politici dei cittadini. Infatti, a un anno di distanza dalla decisione sul caso Staderini- De Lucia vs Italia, storica pronuncia del Comitato Diritti Umani dell’ONU che per la prima volta condanna un paese in materia di democrazia diretta, l’Italia non è ancora intervenuta adeguatamente a modificare la legge del 1970 sulla raccolta firme.
“Le attuali procedure di raccolta delle firme per referendum, previste da una legge di cinquant’anni fa, sono state giudicate contrarie al diritto dei cittadini a partecipare alla vita pubblica dal Comitato diritti umani dell’Onu nel caso Staderini-De Lucia vs Italia. Con lo scoppio della pandemia raccogliere firme ai tavolini è diventato ancora più difficoltoso, se non a volte impossibile, tra il limitato accesso agli uffici comunali e agli spazi pubblici, regole di sicurezza e distanziamento. Per chi si trova in condizioni di malattia e grave disabilità poi, l’esclusione degli strumenti digitali per la raccolta delle firme, diventa un impedimento assoluto alla partecipazione democratica”, scrive ancora Gentili.
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.