Con il “Decreto Tariffe” avremo un nomenclatore tariffario nazionale sulla PMA

Dal prossimo gennaio e in tutte le regioni le coppie potranno accedere alle tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA) presso i centri pubblici o quelli privati convenzionati autorizzati pagando un ticket

Filomena Gallo, avvocata e Segretaria Associazione Luca Coscioni: “Inserire nei LEA anche indagini preimpianto e rimborsi a donatrici gameti”

L’approvazione del “Decreto Tariffe” dello scorso giugno rende operativi i livelli essenziali di assistenza (LEA) nei quali erano entrate, nel 2017, le tecniche di Procreazione medicalmente assistita. Per la prima volta in Italia, dunque, avremo un nomenclatore tariffario nazionale sulla PMA. È stato previsto un ticket per le coppie per accedere in tutte le regioni, nelle strutture autorizzate pubbliche e convenzionate che devono erogare tutte le tecniche di PMA previste in Italia, sia omologhe sia eterologhe.

“L’approvazione dei nomenclatori tariffari dovrebbe portare a un’altra fase: l’approvazione della riforma dei LEA che è ferma al 2017 – mentre i LEA dovrebbero essere aggiornati ogni anno per legge” dichiara Filomena Gallo, avvocata e Segretaria Associazione Luca Coscioni. “Attendiamo che le regioni si adeguino a questa novità e che la riforma dei LEA includa altre voci fondamentali, come le indagini cliniche diagnostiche di preimpianto e i rimborsi adeguati per le donatrici di gameti (come avviene negli altri paesi da cui importiamo i gameti e nel rispetto del divieto di commercializzazione in vigore per norme superiori comunitarie in tutta Europa”.

Come Associazione Luca Coscioni, insieme alle associazioni di pazienti, abbiamo chiesto ai Ministri che si sono susseguiti dal 2017, che nei LEA fosse inserita la diagnostica preimpianto, tecnica lecita per legge e per giudicato costituzionale, e anche adeguati rimborsi per le donatrici per le tecniche eterologhe. Ora chiediamo al Ministro della salute di continuare questo lavoro intrapreso anche con noi dell’Associazione Luca Coscioni e con le associazioni di pazienti e le società scientifiche, sia con l’adeguato aggiornamento LEA richiesto e sia, in osservanza della legge 40 del 2004, con adeguate campagne informative. Siamo sulla buona strada. L’attuale Ministro ha voluto anche dare continuità al lavoro che abbiamo effettuato negli ultimi due anni con una commissione specifica sul tema. Se c’è la volontà politica, tutto può essere realizzato con norme adeguate e non con divieti insensati.