Decreto Balduzzi: siamo delusi perché nessuno #tranneiradicali combatte per i malati. Non escludiamo azioni nonviolente

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Filomena Gallo, Mina Welby

A poche ore dall’approvazione alla Camera del Decreto Balduzzi (con 269 voti favorevoli, 65 contrari e 29 astenuti)

“dobbiamo mostrare tutta la nostra delusione perché il testo è carente sotto molti punti di vista.  – Così Mina Welby, co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni – Non ci sarà  alcun riassetto della medicina generale territoriale ma soprattutto i malati resteranno abbandonati.  Il termine per l’aggiornamento dei LEA è stato differito al 31 dicembre 2012 e del Nomenclatore tariffario per gli ausili e le protesi al 31 maggio 2013 nonostante il Governo avesse accolto quasi un anno fa l’ordine del giorno del 16.12.2011 9/04829-A/090 dell’on.  radicale Maria Antonietta Farina Coscioni, presidente onorario dell’Associazione Luca Coscioni,  di emanare perentoriamente il Decreto sui LEA entro il gennaio 2012.

Diamo atto al Comitato 16 Novembre di disabili gravissimi affetti da SLA e altre malattie rare che domani inizieranno uno sciopero della fame  affinché il Governo non ignori i malati gravissimi, lasciando gli ultimi, i non autosufficienti, al loro destino. Non stanno elemosinando nulla, ma stanno pretendendo il giusto, stanno chiedendo quello che la prima firmataria on. Maria Antonietta Farina Coscioni aveva chiesto con  l’ordine del giorno 9/04829-A/090 in data 16/12/2011”.

Continua Filomena Gallo, Segretario dell’Associazione Luca Coscioni, “la volontà politica va nella direzione opposta alle istanze dei più deboli. Pensiamo ai farmaci e all’inserimento nella fascia C (quella a carico del cittadino) dei farmaci con il brevetto in scadenza. Si tratta di un provvedimento che, in pratica, farà aumentare il numero dei farmaci non rimborsabili e che si conferma come l’ennesimo colpo ad una sanità pubblica già in forte crisi. Pensiamo alle nomine dei Direttori Sanitari che non prevedere la trasparenza per il conferimento degli incarichi. I problemi dell’assistenza non posso essere gestiti solo dalle Associazioni e alle loro forze. I malati, i disabili dovrebbero essere il punto di partenza e di arrivo di un ministero della Salute e non una nota a margine come è accaduto ieri. Siamo pronti a scendere in piazza e ad intraprendere tutte le iniziative di lotta nonviolenta, anche azioni giuridiche contro i responsabili di tali inadempienze. Come Associazione radicale non resteremo a guardare”.