Da oggi al 12 settembre, la più grande mobilitazione sul Fine vita mai realizzata in Italia

I numeri della mobilitazione: 13mila volontari, 500 tavoli informativi in oltre 170 città. Nel frattempo abbiamo superato le 850mila firme.

Sottolineano Filomena Gallo e Marco Cappato: “Una settimana per colmare il vuoto informativo su un tema che coinvolge tutti”

Parte oggi una inedita mobilitazione nazionale di una settimana per informare gli italiani sui temi legati al fine vita, dal testamento biologico al consenso informato, dalle cure palliative all’interruzione delle terapie sino all’assistenza per la morte volontaria. Organizzata dall’Associazione Luca Coscioni e dal Comitato promotore del Referendum Eutanasia Legale, la mobilitazione coinvolgerà 13mila volontari, presenti in oltre 170 città.

Il tutto avviene quando la raccolta firme, che continuerà online e ai tavoli fino al prossimo 30 settembre, raggiunge le 850mila adesioni. Superato lo scoglio delle 500mila firme minime, necessarie per la convocazione del referendum, è duplice l’obiettivo della mobilitazione: consentire di firmare a chi ancora non è riuscito a farlo e offrire informazioni sui diritti connessi al proprio fine vita.

“Con la mobilitazione cerchiamo di fornire un servizio informativo alle persone sulle scelte di fine vita, nel quadro legale italiano”, dichiarano Filomena Gallo e Marco Cappato, Segretario e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni.

“Dal 2018, data di entrata in vigore della legge sul Testamento biologico, non vi sono state campagne informative specifiche da parte del Governo per aiutare le persone a intraprendere percorsi certi e con piena assistenza. È incomprensibile in quanto le DAT sono uno strumento utile, anche se si è in buona salute, per avere certezza di vedere affermate le proprie scelte in materia di trattamenti sanitari e di fine vita”.

“Non tutti sanno, inoltre, che sul tema del suicidio assistito il nostro codice penale del 1930 prevede il reato per questa pratica, ma dal 2019 c’è una sentenza della Corte costituzionale conosciuta come “sentenza Cappato”, che stabilisce i requisiti che la persona malata deve avere per poter ottenere legalmente l’aiuto a porre fino alle proprie sofferenze. La politica crea ostacoli all’esercizio di libertà personali nelle scelte sul fine vita anche non garantendo una corretta informazione e formazione per coloro che sono chiamati a rispettare la volontà della persona”.

Presso i tavoli sarà anche promosso il “Numero Bianco”, l’infoline che risponde al numero gratuito 06 9931 3409 con il fine di informare adeguatamente i cittadini sui propri diritti. Si tratta di un progetto coordinato da Valeria Imbrogno (ex compagna di Dj Fabo) che punta a rafforzare e divulgare le informazioni su tutti gli argomenti trattati attraverso l’attivazione di un numero unico accessibile dall’intero territorio nazionale grazie a volontari che rispondono da tutta Italia.