Contraccezione: dopo decisione Aifa, si abolisca obbligo ricetta medica

Ass. Coscioni

Comunicato stampa dell’Associazione Luca Coscioni

 

La decisione dell’Aifa di rivedere il bugiardino della ‘pillola del giorno dopo’, sostituendo la  vecchia dicitura “il farmaco potrebbe anche impedire l’impianto”  con “inibisce o ritarda l’ovulazione” risponde scientificamente a tutti quei dubbi che erano serviti agli obiettori di coscienza per negare la contraccezione d’emergenza. Ora le donne hanno riacquisito il diritto di accedere al farmaco senza l’ostruzionismo di coloro che si nascondevano dietro la presunta e ormai cancellata confusione con un farmaco abortivo.

 

Vengono a cadere tra l’altro i presupposti della cosiddetta  clausola di coscienza permessa al medico dalla nota del Comitato Nazionale di Bioetica del febbraio 2011.

 

Tuttavia secondo noi ci dobbiamo aspettare ancora delle reazioni come quella riportata dalla Stampa di ieri  (“Il metodo non rispetta la vita umana dal suo inizio”) per cui riteniamo che la soluzione da applicare  sia quella  di abolire l’obbligo della ricetta medica per questo tipo di farmaco, come avviene già in altri Paesi: eliminando così l’imposizione per un medico di prescrivere un farmaco eticamente contrario alle sue posizioni.