A Congresso: e passa la paura!

Marco Cappato e Filomena Gallo

Se dovessimo rassegnarci all’idea che chi sfrutta la paura “parla alla pancia della gente”, mentre noi (autoproclamati) intelligentoni “parliamo alla testa” della gente, la partita sarebbe persa in partenza.

Vorrebbe dire che ci siamo rassegnati all’idea che l’animo umano è fondamentalmente pauroso, fatto per angosciarsi, ferocemente bisognoso di difendersi dagli altri. E invece no. L’essere umano può anche diventare profondamente felice, appassionandosi per la sorte delle persone, degli animali, del pianeta: amando gli altri e la sua stessa libertà.

Parlare alla testa e con la testa -informarsi, ragionare, dibattere- è fondamentale. Conoscere e far conoscere le nuove possibilità di cura, di vita, di speranza, che la ricerca scientifica e il progresso tecnologico mettono a disposizione può migliorare in modo decisivo la qualità non soltanto della nostra esistenza, ma anche di quella della democrazia, dei nostri diritti.

Al XV Congresso dell’Associazione Luca Coscioni -“Le libertà in persona”, in programma dal 5 al 7 ottobre all’università statale di Milano- ne parleremo con alcuni tra i massimi scienziati, su temi come il miglioramento genetico, l’intelligenza artificiale, le droghe, il controllo demografico, l’eutanasia, la disabilità e la ricerca.
Ma la conoscenza non si ferma alla testa. La conoscenza è anche emozione della scoperta, della creazione di nuove idee, nuovi modi di vivere, di essere sé stessi. Davanti a proibizioni violente, che offendono i corpi e le coscienze creando sofferenza e malattia, l’emozione della conoscenza può vivere anche come impegno politico, come lotta. Il Congresso di Milano sarà il Congresso di malati che non possono “aspettare le scuse di uno dei prossimi Papi”, come ammoniva Luca Coscioni. Sarà il Congresso di disobbedienti civili, di scienziati che non accettano di essere trattati come nemici del Popolo, di cittadini che non sono disposti a varcare il confine per scegliere come nascere…o come morire. E che non tollerano che altri siano costretti a farlo.

Sarà il tuo Congresso, se vorrai.

Ti aspettiamo!
Marco Cappato e Filomena Gallo