Comunicato stampa – conferenza stampa del 21 marzo ad Ancona sul Registro del testamento biologico

Renato Biondini

   Comunicato stampa        Ancona  21 marzo 2015 

Conferenza stampa per l’istituzione del Registro testamento biologico(dichiarazione anticipata trattamenti sanitari)

 Il Consigliere comunale Francesco Rubini e Stefano Crispiani del gruppo SEL Ancona bene comune, Giorgio Gioacchini responsabile del Circolo di Ancona dell’UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) insieme a Renato Biondini segretario della cellula di Ancona dell’associazione Luca Coscioni, hanno partecipato alla conferenza stampa in oggetto, per illustrare la mozione presentata pochi giorni fa dal consigliere  Francesco Rubini, al comune di Ancona, nella quale si chiede l’istituzione di un Registro dei testamenti biologici (detti anche dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario). Il Registro dei testamenti biologici, da conservare presso gli uffici comunali, è lo strumento attraverso il quale ogni cittadino ha la facoltà di dichiarare a quali trattamenti sanitari intende o non intende essere sottoposto nel caso egli (sia per un incidente o grave malattia) venga a trovarsi in una situazione di incoscienza e di stato vegetativo permanente. Nella dichiarazione in particolare si esprime la volontà di rifiutare o non rifiutare la nutrizione e idratazione artificiali e di essere mantenuto in “vita” (ma in uno stato vegetativo e di incoscienza   permanente), per mezzo di apparecchiature elettromedicali. L’istituzione di un Registro comunale dei testamenti biologici è al momento l’unico strumento a disposizione dei cittadini per testimoniare una scelta della persona e per tutelare il diritto all’autodeterminazione in materia sanitaria, sancito in primo luogo dalla nostra Carta Costituzionale.                                                                                                      Francesco Rubini ha ricordato che questa mozione è volta a tutelare i diritti fondamentali di ogni cittadini garantiti non solo dalla costituzione, ma anche dalla Convenzione dei Diritti dell’Uomo e la biomedicina stipulata ad Oviedo nel 1997 e ratificato dall’Italia nel 2001, ma anche dal Codice di Deontologia medica, nonché dal Comitato Nazionale di Bioetica. E’ quindi, in mancanza di una legge nazionale, uno strumento per affermare e far rispettare i diritti fondamentali delle persone e la libertà dei cittadini di decidere sulla propria vita. E’ dunque ora che anche Ancona, adotti questo Registro al pari di mote altre città italiane.                                                                                                                                                   Renato Biondini ha ricordato che l’iniziativa del Registro del testamento biologico, si inserisce in una più ampia battaglia sui diritti civili che l’associazione Luca Coscioni porta avanti in merito ai diritti fondamentali della persone e che attengono ai bisogni primari dei cittadini come quello della salute psicofisica e del diritto all’autoderminazione nel fine vita come la liceità dell’eutanasia e il testamento biologico (o dichiarazione anticipata di trattamenti sanitati). Battaglia quanto mai valida e attuale perché riguarda quelle persone che per la loro situazione oggettiva di fragilità di sofferenza e di impossibilità di affermare i propri diritti e volontà, hanno necessità di essere tutelate dallo Stato e dalle istituzioni pubbliche. Ci rivolgiamo a tutte le forze politiche di Ancona affinché appoggino questa nostra battaglia di libertà e di civiltà.       Giorgio Gioacchini ha fatto presente come l’UAAR, da sempre è attiva su queste tematiche che attengono alla libertà e di laicità dello Stato e quindi è tra i promotori di questa iniziativa per l’istituzione di questo Registro del testamento biologico al comune di Ancona, come si sta facendo anche al comune di Osimo per esempio. Noi siamo molto sensibili a queste tematiche sull’autoderminazione delle persone perché si inquadrano nel complessivo quadro delle battaglie per la laicità dello Stato che portiamo avanti in Italia e anche nel nostro territorio. Ricordiamo infatti che oltre a questa tematica dell’autoderminazione nel fine vita, abbiamo proposto l’istituzione ad Ancona del Registro delle coppie di fatto e il riconoscimento dei matrimoni contratti all’estero. Vogliamo che anche la nostra regione Marche e Ancona in particolare si allinei a quei popoli europei ma anche ad altre realtà italiane che rispettano e tutelano quei diritti conquistati da molti anni ma che da noi sono ancora messi in discussione come il diritto all’interruzione volontaria della gravidanza, basti pensare che la Regione Marche è l’unica regione italiana dove ancora non viene utilizzata la pillola RU486 per l’aborto medico e/o farmacologico.                                                                                                       Stefano Crispiani ha infine ricordato che le battaglie di civiltà sui diritti e le libertà, oltre che portate avanti a livello nazionale devono e possono essere intraprese e percorse in ambito locale come nella Regione Marche e ad Ancona in particolare insieme a quelle forze progressiste rappresentative non solo politiche ma che dell’associazionismo e della società civile che chiedono un paese più giusto, più libero e più rispettoso dei diritti di tutti a partire dai più deboli.

 

Tutti i presenti si sentono mobilitati per ulteriori azioni e manifestazioni pubbliche per supportare il percorso della mozione sul Registro del testamento biologico, depositata pochi giorni fa al Consiglio comunale di Ancona. Chiediamo fin da subito l’appoggio e il sostegno di tutti i gruppi politici rappresentati al Consiglio comunale di Ancona.

 

Francesco  Rubini,    capogruppo SEL Ancona bene comu

Giorgio Gioacchini,  referente  Circolo di Ancona  U.A.A.R.,                                                                                                                            

Renato Biondini, segretario cellula di Ancona ass. Luca Coscioni