Comunicato congiunto delle Associazioni di pazienti sterili

A distanza 18 mesi dall’entrata in vigore della legge 40/04, sulla fecondazione assistita, Leggiamo quanto emerge nell’ambito Congresso Sigo, dove viene fissato a 42 anni il limite di età entro cui è corretto trattare una donna con la fecondazione assistita e la successiva richiesta a Storace di avvio di una campagna di sensibilizzazione.

Questo dimostra l’inapplicabilità della legge 40/04. mentre nel resto del mondo migliorano le tecniche nell’interesse della salute e nel principio di precauzione, in Italia no.

Dichiara l’Avv. Filomena Gallo, presidente dell’Associazione Amica Cicogna “è importante la potenzialità,che viene invece negata dalla legge 40, anche la possibilità dell’1 per 1000, per una donna di 42 anni di avere un figlio, queste dichiarazioni sono gravissime, perché significano che sono penalizzate le donne da 40 anni in poi che con la fertilizzazione di tre ovociti non hanno risultati. Si determina così istigazione all’eterologa, istigazione ad andare all’estero dove non vi è il limite dei tre ovociti fertilizzabili, il tutto in danno di noi coppie sterili”.

Aggiunge Laura Pisano, presidente dell’altra Cicogna”Ma in ogni caso i centri di pma sono tenuti per legge a comunicare le percentuali di riuscita sul consenso informato, in questo modo ogni donna è libera di scegliere se accedere o meno alle tecniche, un limite del genere crea una discriminazione ulteriore, tra donne della stessa età che possono andare all’estero e donne che devono rinunciare oramai ad una possibilità di avere un figlio”

Continua Federica Casadei, presidente dell’associazione Cerco un Bimbo: “In realtà prima di questa legge le probabilità di gravidanza per le donne over 40 erano maggiori di adesso: era possibile fare la diagnosi genetica pre-impianto, che consente di individuare gli embrioni geneticamente anomali, e soprattutto era possibile fecondare tutti gli ovociti recuperati, non solo tre come impone la legge 40; adesso invece non è possibile alcuna selezione e vengono buttati ovociti preziosi (il congelamento degli ovociti previsto per legge è una tecnica ancora sperimentale che dà scarsi risultati

Dice Monica Soldano, presidente madre provetta” ad oggi, i dati non istituzionali ci dicono che la l.40, non va bene”Inoltre, Donatella Caione, mammeoline aumentano le coppie che si rivolgono all’estero, anche per ciò che è consentito in Italia, ma che diventa inapplicabile per la diversità biologica da donna a donna,” e Angelo Aiello, di un bambino.it” sono effetti collaterali alla l.40,un limite del genere serve a non far abbassare le percentuali di riuscita nel pubblico, ma voglio ricordare che esiste anche la diagnosi del globulo polare, ma forse non tutti lo sanno, e oltre l’età vi è un valore indicativo inerente agli ormoni, parlo del’fsh.”.

NOI TUTTI, Associazioni, Pazienti, CHIEDIAMO

Al Ministro Storace, non un inutile campagna di sensibilizzazione, ma una ATTO più URGENTE il decreto istitutivo del registro dei centri, perché dopo oltre un anno di applicazione della legge 40, vogliamo i dati inerenti l’applicazione delle tecniche nel rispetto di legge, vogliamo garanzie, vogliamo che chi ha votato sulla nostra salute sappia cosa ha determinato.

Abbiamo il diritto ad essere informati, diritto riconosciuto a tutti , ma a noi negato.

FIRMATO

Filomena Gallo – Pres. Amica Cicogna onlus
Federica Casadei, Pres. Cerco un Bimbo
Laura Pisano, Pres. l’Altra cicogna
Donatella Caione – Pres. Mammeoline (
Angelo Gabriele Aiello – Pres. Un bambino.it
Monica Sodano – Madre provetta