Clonazione, Perduca: Onu approva testo senza conseguenze per rimarcare posizione ideologica

Comunicato di Marco Perduca

Il voto finale sulla dichiarazione politica, che, occorre ricordarlo esplicitamente non contiene il mandato per la negoziazione di una Convenzione contro la “clonazione umana”, rappresenta chiaramente la netta divisione di impostazione e governo che esiste tra quegli Stati che consentono, tramite regole scritte, la clonazione terapeutica, come il Belgio, il Regno unito, il Giappone e la Corea del sud, e quelli che ritengono di dover proibire il progresso della scienza negando la possibilità della ricerca di cure per milioni di malati.

Sebbene in decine di paesi la ricerca sulle cellule staminali embrionali sia praticata e regolamentata per legge, su insistenza del fronte proibizionista si è ritenuto inopportuno separare nettamente la clonazione riproduttiva da quella terapeutica nel tentativo di imporre una visione della scienza subordinata ai diktat della Chiesa cattolica, mai tanto presente e attiva alle Nazioni unite come in questa circostanza.

E’ evidente che una dichiarazione che viene adottata da neanche il 50% dei 191 Stati membri dell’ONU, né dalla maggioranza dei presenti al momento del dibattito, è priva di qualsiasi autorevolezza e marca solamente una posizione ideologica dettata da credo religiosi piuttosto che dalla necessità di “proteggere la vita umana” come si legge nel testo.