Cellule Staminali: distribuzione dei finanziamenti alla ricerca

Lo scorso 19 ottobre l’Onorevole Donatella Poretti e l’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica hanno ricevuto risposta dalla Commissione Affari Sociali della Camera in merito ad un’interrogazione relativa a tre bandi promossi dalla Commissione Cellule Staminali nominata dall’ex Ministro Sirchia nel novembre 2001.

L’interrogazione, ripresentata il 25 maggio scorso – per la terza volta dopo una serie di integrazioni richieste dalla Camera – si inserisce nel quadro delle azioni intraprese dall’Associazione Coscioni per una maggiore trasparenza nella distribuzione dei finanziamenti alla ricerca. In particolare, detta interrogazione chiedeva chiarimenti sulle procedure per la presentazione e selezione delle domande di finanziamento nell’ambito di tre bandi del Ministero della Salute per progetti di ricerca sulle cellule staminali adulte, nonché denunciava la mancata trasparenza delle informazioni relative ai finanziamenti erogati e delle procedure adottate dalla Commissione Cellule Staminali che doveva giudicare e finanziare detti progetti.

Infatti in sede parlamentare si è dimostrato che:

Alcuni soggetti destinatari dei finanziamenti erano gli stessi componenti della commissione giudicatrice;
nell’aprile 2004, finalmente la commissione – a seguito di numerose sollecitazioni – pubblicava i risultati dei progetti finanziati al primo bando. Questa lista, temporaneamente resa disponibile sul web, evidenziava come alcuni membri della Commissione avevano presentato anche 5-7 progetti, utilizzando il fatto che ciascuno poteva elaborare un progetto come capogruppo (su due gruppi partecipanti) ma anche uno come secondo intestatario, sistema adoperato anche dai propri associati/ricercatori di laboratorio. La probabile cifra ottenuta per ciascun progetto finanziato poteva essere di 150-250 mila euro (massimo consentito 400.000 totali per due anni), a fronte di 3-4 pagine di testo che documentava la ricerca;
dopo un primo periodo in cui i risultati del primo bando, con la lista dei progetti finanziati, erano stati disponibili in formato PDF sul sito web dell’Istituto Superiore di Sanità, senza peraltro mai rendere nota l’entità del finanziamento pubblico ricevuto dai singoli gruppi, a maggio 2005 – in coincidenza con le continue segnalazioni effettuate dagli operatori del settore sui fatti illustrati – dal sito web dell’ISS non risultò più disponibile il comunicato con la composizione della commissione ne’ il PDF che riconduceva ai nomi dei finanziati al primo bando – tutto ciò quindi anche prima che i progetti in corso per il primo bando fossero completati e chiusi entro il dicembre 2005, come previsto dal bando;
i risultati del secondo bando non sono mai stati disponibili nemmeno nella forma di semplice lista dei progetti finanziati (il relativo PDF sul sito web dell’ISS non e’ mai stato attivo);
di un bando (il terzo) non vi e’ più stata traccia;
dal sito web dell’ISS sono scomparse anche le già poche informazioni riconducibili all’attività della commissione e ai progetti finanziati questo anche prima che i progetti in corso fossero completati e chiusi.
Lo scorso 19 ottobre il sottosegretario di Stato per la salute Serafino Zucchelli ha così risposto in Commissione Affari Sociali sulla questione specifica: “A nostro avviso la disciplina della procedura seguita non garantisce adeguatamente la trasparenza. A tal proposito ci preme ribadire che è preciso intendimento del Ministro giungere, nel campo della ricerca medico-scientifica, a garantire l’adozione di procedure di valutazione per l’attribuzione dei finanziamenti che, similmente a quanto accade negli ambienti scientifici internazionali più qualificati, siano condotte nel rigoroso rispetto dei principi della trasparenza e dell’indipendenza.” In sede parlamentare è stato inoltre precisato che, dei tre bandi previsti, il terzo non ha avuto corso in quanto i finanziamenti inizialmente stanziati sono stati di fatto esauriti con il secondo bando.

L’On. Poretti, soddisfatta della risposta del sottosegretario di Stato e proprio in base ai principi da lui enunciati, si è comunque detta pronta a presentare una nuova interrogazione per chiedere che siano resi trasparenti i nomi dei ricercatori che hanno ottenuto i finanziamenti pubblici nell’ambito dei primi due bandi; quali studi, pubblicazioni scientifiche siano risultati dai progetti finanziati; perché la comunità scientifica, informata dell’esistenza di un terzo bando, non ne abbia più saputo nulla e quindi non abbia potuto beneficiare di questa possibilità e perchè i soldi previsti per il terzo bando sono stati assorbiti dal secondo. La nota positiva al momento è comunque la conferma, esplicitata in Commissione Affari Sociali, della “non adeguata trasparenza delle procedure adottate dalla Commissione (Cellule Staminali)” oltre all’importante impegno preso dal ministero di cambiare sistema. E l’Associazione Coscioni da tempo si adopera in questa direzione.