Caso Nuvoli: Nessun rispetto per il malato, la magistratura incoraggia ad interrompere l’accanimento terapeutico di nascosto

Intervento dell’on Donatella Poretti della Rosa nel Pugno, segretario della Commissione Affari Sociali

E’ veramente preoccupante constatare come la magistratura violi la nostra Costituzione in maniera cosi’ evidente, soprattutto dopo la battaglia di Piergiorgio Welby che speravo avesse aperto la strada ad un maggiore rispetto della legalita’ e comprensione delle sofferenze di persone costrette a vivere in condizioni disperate. Ma evidentemente non e’ cosi’.
Ieri il sostituto procuratore di Alghero, respingendo l’istanza di Giovanni Nuvoli -malato di distrofia muscolare amiotrofica e tenuto in vita attraverso un respiratore meccanico- di cessare l’accanimento terapeutico, ci costringe a rivivere la sofferenza di alcuni mesi fa.
Sembra incredibile: ci troviamo davanti ad un “nuovo” caso Welby e la magistratura sta disquisendo su quello che e’ giusto o ingiusto per il medico, senza considerare minimamente le richieste del paziente, come previsto dall’art 32 della Costituzione.
Ho parlato di “nuovo” caso Welby solo per il fatto che anche il signor Nuvoli ha voluto rendere pubblica e soprattutto legale la sua richiesta. Restano tutte le persone che, non volendo esporsi a farraginosi procedimenti burocratici e a continui veti -per altro non rispettosi della legge ma solo di una “morale” individuale- decideranno per la soluzione piu’ semplice e ovviamente nascosta.
Mentre le istituzioni continuano a negare cio’ che e’ gia’ legge, queste tragiche situazioni vengono risolte da quei pochissimi medici che –come il dottor Mario Riccio nel caso di Welby- oltre a non nascondersi cio’ che avviene quotidianamente nella realta’, rispettano la volonta’ dei cittadini malati costretti a vivere in condizioni estreme.