“Caso Bolognetti/ASL 3”: Le motivazioni della sentenza di archiviazione in relazione alla denuncia per diffamazi

Maurizio Bolognetti – Segretario Radicali Lucani
DICHIARAZIONE DI MAURIZIO BOLOGNETTI, SEGRETARIO RADICALI LUCANI E CONSIGLIERE ASS. COSCIONI

Come raccontato, il Gip del Tribunale di Lagonegro, Dr. Vincenzo Starita, nell’ udienza del 20 settembre 2005, ha disposto l’archiviazione della denuncia a mio carico effettuata dal Dr. Massimo De Fino dirigente dell’ Asl n° 3 di Lagonegro.
La denuncia era scaturita a seguito del mio impegno in difesa dei diritti di Egidio Sisinni, ammalato di Sla residente a Latronico ed iscritto all’Associazione Luca Coscioni.
Di seguito la nota inviatami dall’avvocato Antonio Pisani, mio difensore ed amico oltre che iscritto all’Associazione Coscioni e al Partito Radicale, e le motivazioni della sentenza in merito al reato art. 595 comma 3 C.P.
Forse è ancora possibile in questo Paese ottenere Giustizia.

Documentazione:

LETTERA DELL’AVV. ANTONIO PISANI

Caro Maurizio,

come richiestomi Ti trasmetto il provvedimento di archiviazione reso dal GIP del Tribunale di Lagonegro all’udienza in camera di consiglio del 20/09/2005.
Il GIP ha correttamente ritenuto che i fatti a te contestati non sostanziassero il reato di diffamazione di cui all’art. 585 comma III c.p.
Il Giudice infatti, conformemente alla più recente Cassazione Penale, ha ritenuto l’esistenza della scriminante prevista dall’art. 51 c.p., valutando pertanto il contenuto del Tuo volantino quale esercizio del diritto di critica politica.
Come vedi esiste anche una giustizia giusta.

Fraterni saluti

Lauria lì 05/10/2005

TRIBUNALE DI LAGONEGRO
UFFICIO DEL GIUDICE PER L’INDAGINE PRELIMINARE

L’Avvocato Manzolillo per la parte opponente, si riporta all’atto di opposizione e ne chiede l’accoglimento.
L’Avvocato Antonio Pisani per Bolognetti, si riporta alla richiesta di archiviazione del P.M. e ne chiede l’accoglimento.
Si da atto che il signor Bolognetti precisa che il volantino in questione è stato da lui distribuito congiuntamente a rappresentanti della famiglia Sisinni e dell’Associazioni Coscioni, con il quale si è voluto dare risposta anche a quanto affermato dallo stesso dottor De Fino, quale rappresentante dell’Asl n° 3 di Lagonegro riportato in un articolo pubblicato il 17/06/2004 sulla Gazzetta del Mezzogiorno di Basilicata.
Il volantino in questione rappresenta in termini anche coloriti una critica rivolta nei confronti non solo del Dr. De Fino(il quale nel predetto articolo aveva replicato per conto della Asl n° 3) ma anche degli altri responsabili della citata Asl. Le motivazioni di questa critica si possono sintetizzare nel ritardo da parte dell’Asl nel corrispondere al paziente Sisinni, affetto da Sclerosi laterale amiotrofica, alla richiesta di visita fisiatrica fatta alcuni mesi prima e che in seguito a reiterazione della stessa, aveva formato oggetto di esposto-denuncia da parte della famiglia Sisinni(visita fisiatrica che era propedeutica e indispensabile agli ausili sanitari) ed alla ulteriore mancata risposta di autorizzazione della fornitura gratuita di farmaci che erano indispensabili per il paziente.
A fronte di tanto il Dr. De Fino, in rappresentanza dell’ Asl, nell’articolo di cui sopra, dava risposte relativamente alla diversa circostanza relativa al rispetto da parte dell’Asl del piano di trattamento individuale del paziente. L’indagato produce copia dell’esposto-denuncia dep. 14/06/2004 dallo stesso e dalla signora Sisinni Maria Teresa presso la Stazione CC di Latronico, nel quale veniva stigmatizzato il comportamento omissivo dell’Asl sulle richieste de quibus.
Pertanto l’avvocato Pisani chiede che venga accolta la richiesta di archiviazione perché il reato non esiste. Il Gip, rilevato che la richiesta di archiviazione presentata dal P.M. debba essere accolta con la diversa motivazione della infondatezza della notizia criminis. Le espressioni utilizzate dall’indagato nel volantino de quibus debbono ritenersi espresse nel corretto esercizio del diritto di critica ancorato alla verità obiettiva dei fatti. Il Bolognetti, infatti, nella sua qualità di segretario dell’Associazione Radicali Lucani e Consigliere dell’Associazione Coscioni, si era già fatto relatore di un esposto, nel quale congiuntamente alla signora Sisinni Maria Teresa aveva rappresentato plurimi motivi di doglianze all’Asl n° 3 di Lagonegro. Pochi giorni dopo detto esposto, in un articolo del 17/06/04 il Dr. De Fino, replicava per conto dell’Asl. La manifestazione del 18/06/04, scaturisce proprio dalla risposta fornita dal Dr. De Fino. Le espressioni oggettivamente colorite ma non per questo di tenore diffamatorio, sono state rivolte anche al Dr. De Fino congiuntamente agli altri responsabili dell’Asl, non per stigmatizzare un comportamento disdicevole personale del Dr. De Fino, ma il comportamento complessivo dell’Asl, colpevole di non aver dato pronta risposta alla famiglia Sisinni delle risposte evidenziate nell’esposto denuncia di cui sopra. Effettivamente la replica del Dr. De Fino nell’articolo del 17/06/04, ha oggetto e aspetti che non toccano se non marginalmente le richieste rappresentate nell’esposto-denuncia. La sentenza pertanto esimente dell’esercizio del diritto di critica proveniente da un rappresentante politico, determina l’inconfigurabilità del delitto di diffamazione.
Dispone l’archiviazione del presente procedimento.
Chiuso alle ore 11.25 del 20 settembre 2005

Lagonegro 20/09/2005

Il Gip

Vincenzo Starita

Il Volantino incriminato

LAGONEGRO/ASL N°3 – “IL CAN PER L’AIA”

Se pensiamo alla locuzione “menare il can per l’aia”, immediatamente ci viene da associarla all’ineffabile dottor De Fino e ai non meno ineffabili responsabili della ASL n°3.
Nelle dichiarazioni rilasciate ieri da De Fino, ci sembra di intravedere il maldestro tentativo di aggiungere al danno la beffa. Nel descrivere i servizi erogati a Egidio Sisinni, un De Fino, metà Pinocchio e metà smemorato di Collegno, non ha fatto un accenno, dico uno, alla biblica attesa della visita fisiatrica e al fatto che, Egidio, attende da ben tre mesi che la commissione ADI si decida a riunirsi, per ratificare o comunque prendere una decisone in merito alla prescrizione del dott. Palumbo(neurologo).
Vorremmo ricordare al dott. De Fino alcuni fatti non marginali, che ci hanno portato a consegnare un esposto-denuncia nelle mani della Procura della Repubblica di Lagonegro.
Per ben sei volte, a partire dal dicembre 2003, Sisinni e i suoi familiari hanno richiesto una visita Fisiatrica domiciliare, indispensabile per poter ottenere alcuni “strumenti” di cui Egidio ha urgente bisogno, e segnatamente: una sedia a rotelle decente, un sollevatore, un cuscino per il bagno, un materasso ad aria, un letto adatto alle sue condizioni(il letto di cui dispone oggi, anch’esso inadeguato alle sue esigenze, è in affitto).
Va tra l’altro precisato che Egidio, dal settembre 2003, dispone di una malandata e inadeguata sedia a rotelle, presa in prestito(non fornita dalla ASL). Vorremmo chiedere ad uno dei pessimi protagonisti di questa squallida vicenda, fatta di strafottenza e malasanità, come mai negli ultimi sei mesi, nonostante le pressanti richieste, il dott. Finizio, pur essendosi recato più volte in quel di Latronico, non abbia mai ritenuto doveroso “fare un salto” presso l’abitazione di Sisinni. Come mai, l’ottimo Finizio è comparso a casa Sisinni in concomitanza al preannuncio di denuncia(14/06/2004)?
Questo inaccettabile ed inspiegabile ritardo, si tradurrà, se le cose inizieranno ad incanalarsi sul binario giusto, in una attesa di almeno 6 mesi per fornire al Sisinni tutti gli “strumenti” sanitari di cui ha bisogno.
Tanto per essere chiari, visto che non è possibile avere più di una prescrizione mensile (siamo dovuti arrivare al 14 giugno per la visita fisiatrica, con consequenziale prescrizione della sedia), allo stato dell’arte, si arriverà, inevitabilmente, a fine anno(se tutto va bene!!!).
Dunque, una situazione che ha di certo peggiorato la qualità della vita del paziente.
E allora, come mai, caro dott. De Fino, anziché venire a “Canossa”, cospargersi il capo di cenere e inoltrare le scuse della ASL N° 3, lei vuole tentare una impossibile,improponibile e impraticabile difesa d’ufficio della sua struttura e dei tanti che male hanno adempiuto al loro ruolo di medici e di funzionari, trasformando la ASL N°3 in un tritacarne dei diritti del cittadino Sisinni?
E ancora, caro De Fino, perché non ci dice come mai, a tre mesi di distanza, il Sisinni è ancora in attesa di conoscere il responso della sopra citata commissione ADI?
Forse, caro dottore, Lei non sa, e se sa non vuole ne sapere, ne sentire, che Egidio Sisinni(reddito zero) attende dal novembre 2003 che gli venga erogata la pensione di invalidità e l’accompagnamento; che Egidio, dal giugno del 2003, spende 300 Euro al mese per farmaci che, a detta dello stesso dott. Palumbo, sono indispensabili ed insostituibili per il trattamento della patologia di cui Egidio soffre(SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA).
Ma allora, perché, nonostante quanto affermato da Palumbo, quella commissione, che dovrebbe dare il via libera alla fornitura, da parte della ASL, dei farmaci che oggi Egidio con grande sacrificio acquista, non si riunisce?…Dott. De Fino, per il cittadino Sisinni e i suoi familiari, tre mesi sono un’eternità e sei mesi d’attesa per una visita fisiatrica sono una oscenità.
Ci auguriamo che tutto quanto si è andato consumando in questi mesi sotto i suoi occhi e sotto i poco attenti occhi del direttore generale Edmondo Iannicelli e del direttore sanitario Carlo M. Pierri, sia dovuto solo ad un pessimo funzionamento di quello che non esitiamo a definire un “baraccone”, in grado più di sprecare i soldi del contribuente, che non di fornire servizi all’altezza di una Paese che voglia essere definito civile.
Si è fatto un gran parlare in questi mesi di “Ospedale Unico”; ci sia consentito dire a tutti i protagonisti, più o meno volontari, più o meno involontari del “Caso Sisinni”, che per il momento di “Unico” c’è solo il trattamento ricevuto dal mio amico Egidio…almeno spero.
Mi auguro vogliate cogliere l’opportunità che intendiamo offrirvi, per migliorare la qualità dei servizi resi e i rapporti poco felici che avete instaurato con la famiglia Sisinni.

Maurizio Bolognetti
Segretario Radicali Lucani