Cappato: “M5S dice sì a eutanasia. Il Parlamento decida e non usi Belgio come spauracchio”

Dichiarazione di Marco Cappato, Promotore della campagna Eutanasia legale e Presidente di Radicali italiani

Gli attivisti del Movimento Cinque Stelle la pensano come la stragrande maggioranza dei cittadini italiani: non solo il testamento biologico, ma anche l’eutanasia deve essere legalizzata. E’ una buona notizia. I numeri sono persino schiaccianti: sul testamento biologico hanno votato a favore 19.381 e contro 934, sull’eutanasia hanno votato a favore 18.204 e contro 1.882.

Se i Parlamentari del Movimento Cinque Stelle vorranno ascoltare questa indicazione, c’è una prima questione della quale occuparsi: sono passati tre anni dal deposito della nostra legge di iniziativa popolare, sostenuta dalle firme cartacee di 67.000 cittadini e dal sostegno online di oltre 300.000 persone. Sul testamento biologico la discussione è avviata in Commissione Affari Sociali, ma l’eutanasia è stata subito bloccata in Commissione congiunta Giustizia e Affari Sociali. Mi auguro che la votazione interna dia una spinta ai Parlamentari del Movimento Cinque Stelle per impedire che i due provvedimenti rimangano intrappolati nelle sabbie mobili del Parlamento e per ottenere un vero dibattito.

Purtroppo in Italia i media, incluso il servizio pubblico radiotelevisivo, affrontano la questione solo per inseguire i casi di cronaca, come puntualmente si farà ora per il primo caso di eutanasia legale su un minore in Belgio. Si fa finta di non sapere che l’eutanasia clandestina è una realtà praticata anche sui minori, rispetto alla quale il Belgio è stato il primo Paese al mondo ad avere il coraggio di porre regole a garanzia dei malati, delle loro famiglie e dei medici. Purtroppo, il caso del Belgio sarà certamente usato come spauracchio per evitare una assunzione di responsabilità della politica italiana e continuare a girare la testa dall’altra parte.