Cannabis: venerdì si consegnano le firme alla Camera su Legalizziamo!

Tavolo di raccolta firme dell'iniziativa radicale antiproibizionista Legalizziamo

“Dopo ok California avanti con legalizzazione anche in Italia”

Roma, 9 novembre 2016
Venerdì 11 novembre Radicali Italiani e Associazione Luca Coscioni, promotori di Legalizziamo!, insieme alle altre organizzazioni che sostengono la campagna, consegneranno alla Camera dei deputati le 60 mila firme raccolte in sei mesi sulla legge popolare per la legalizzazione della cannabis e la decriminalizzazione dell’uso personale di tutte le sostanze.
Alle ore 11, dirigenti radicali, militanti e volontari si muoveranno in fila indiana, con gli scatoloni pieni di firme, dalla sede radicale di via di Torre Argentina 76 in direzione Montecitorio, dove alle 12 si terrà una conferenza stampa prima del deposito presso gli uffici della Camera.
Saranno presenti, tra gli altri, Riccardo Magi (segretario di Radicali Italiani), Marco Cappato (tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni), Marco Perduca (coordinatore della campagna Legalizziamo), Filomena Gallo (segretario dell’Associazione Luca Coscioni), Antonella Soldo (presidente di Radicali Italiani), Michele Capano (tesoriere di Radicali Italiani), Hassan Bassi (Forum Droghe), Leonardo Fiorentini (FuoriLuogo e Società della Ragione), Andrea Trisciuoglio (La PiantiAmo), Cristina Marino e Luca Marola (coordinamento nazionale e portavoce growshop italiani), Andrea Oleandri (Cild), rappresentanti delle associazioni Antigone e A Buon Diritto, e parlamentari dell’intergruppo cannabis legale.
“Il referendum che oggi in California vede trionfare il sì alla legalizzazione della marjiuana a uso ricreativo è un grande incoraggiamento alla lotta antiproibizionista che anche in Italia stiamo portando avanti coinvolgendo e mobilitando direttamente i cittadini”, dichiarano Marco Perduca, Riccardo Magi e Marco Cappato, “con questa nostra legge popolare vogliamo fare arrivare la voce del Paese pronto per la legalizzazione al parlamento che è ancora ostaggio delle resistenze proibizioniste”.