Cannabis terapeutica: soddisfazione per il nulla osta del Governo alla legge in Abruzzo

Filomena Gallo, Marco Cappato

Dichiarazione di Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente Segretario e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica soggetto costituente del Partito radicale.

 «Una notizia che sancisce insieme una conquista nell’accesso alla terapia per molti malati e un passo in avanti nella lotta al proibizionismo che di fatto cerca di accomunare sostanze diverse». Così Marco Cappato, tesoriere dell’associazione Luca Coscioni, ha commentato la decisione del Consiglio dei Ministri di non impugnare dinanzi alla Corte Costituzionale la legge regionale abruzzese n.4 del 04 gennaio 2014, che disciplina le “Modalità di erogazione dei farmaci e dei preparati galenici magistrali a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche”. La norma, infatti, è stata promossa nel 2011 dai consiglieri Maurizio Acerbo di Rifondazione Comunista e Antonio Saia dei Comunisti italiani, sulla base di un testo che è stato redatto con il contributo dell’associazione Luca Coscioni e delle altre associazioni italiane che si occupano di cannabis terapeutica. «Non possiamo che esprimere il nostro apprezzamento al Governo per una tale decisione – commenta Filomena Gallo, segretaria dell’associazione Luca Coscioni, del resto la Corte Costituzionale si è appena pronunciata sull’incostituzionalità della legge Fini Giovanardi e sarebbe stato un paradosso chiedere un pronunciamento su questo testo che riguarda esclusivamente la destinazione terapeutica d’uso». La legge abruzzese disciplina a livello regionale ciò che è già nelle previsioni della normativa nazionale e le novità che introduce – rispetto soprattutto all’ erogazione gratuita del farmaco – rientrano nelle prerogative che la legge italiana lascia alle regioni. Infatti, la legge sull’importazione dei farmaci dall’ estero (DM dell’11 febbraio 1997), che è quella che regolamenta l’accesso anche ai cannabinoidi, prevede che questi siano a carico del SSR solo se erogati in ambito ospedaliero, e lascia dunque alle regioni, in base alle loro previsioni di bilancio, la facoltà di riconoscere la mutuabilità o meno. Riconoscimento che il testo di legge abruzzese attua con l’introduzione di un apposito capitolo di spesa dell’importo di 50mila euro annui, denominato “Fornitura farmaci cannabinoidi ad uso terapeutico”, all’interno del bilancio regionale. Infine, un’ulteriore nota di merito al testo da parte dell’associazione Coscioni va all’ introduzione di un articolo che prevede una specifica informazione scientifica. «Per nulla superflua – spiega Marco Cappato – appare l’introduzione dell’articolo 4 del testo circa l’informazione sanitaria diretta a medici e farmacisti da effettuarsi con il supporto del Centro Regionale di Farmacovigilanza. Come spesso avviene in Italia, il problema non è quello di una carenza di leggi, ma quello di una loro applicazione. Quotidianamente riceviamo mail di pazienti che si scontrano con la disinformazione dei medici che si rifiutano di prescrivere loro la cannabis a scopo terapeutico, soprattutto per ragioni di pregiudizio e di paura. Molti medici e molti farmacisti non sanno nemmeno che dal 2007 in Italia è riconosciuto l’uso in terapia del THC. Si prescrivono con tranquillità farmaci come oppiacei, metadone, morfina, ma sulla cannabis c’è ancora un forte tabù». Proprio con l’intento di fornire informazioni utili a medici e pazienti in materia di cannabis terapeutica, l’associazione Luca Coscioni ha messo a disposizione sul suo sito internet, nella sezione “Soccorso civile”, del materiale dettagliato – relativo alle procedure di importazione, ai costi, ai tempi, alle modalità di prescrizione, ecc. –curato da Antonella Soldo e supportato da un servizio di informazione tramite mail.