CANNABIS TERAPEUTICA / PUGLIA: ASSOCIAZIONE COSCIONI CHIEDE UN PIANO D’AZIONE REGIONALE

Dichiarazione di Andrea Trisciuoglio, Consigliere generale dell’associazione Luca Coscioni e malato di sclerosi multipla
 

Numerosi pazienti affetti, come me, da sclerosi multipla attendono una risposta dalle strutture ospedaliere che non conoscono neanche l’iter di importazione dei farmaci a base di cannabis e trovano difficoltà con medici specialisti che nemmeno sanno cosa siano i farmaci come il bedrocan o il sativex.

Desiderando che la mia regione si distinguesse per civiltà e attenzione verso i malati, il 23 luglio 2009 chiesi al Presidente della Regione Puglia un incontro urgente con esponenti dell’associazione Luca Coscioni affinché si stabilissero e pubblicassero informazioni complete in merito all’iter da seguire per l’importazione dei farmaci cannabinoidi qui in regione Puglia.
L’ufficio Assistenza Farmaceutica dell’Assessorato alla sanità pugliese mi rispose allora che in base a quanto previsto dal Decreto del Ministero della Salute 11 febbraio 1997 é possibile acquistare da parte della farmacia ospedaliera della Azienda ASL di propria residenza detto farmaco, esperite tutte le procedure di cui al su menzionato Decreto . Sembrerebbe semplicissimo ottenere la prescrizione del farmaco se così fosse ma in realtà non funziona così. Prima di ottenere il farmaco dalla struttura ospedaliera di Foggia, il sottoscritto doveva recarsi a varie Asl e informare i medici (io, in qualità di paziente!) e convincere, per veder affermato un mio diritto, i direttori sanitari, i presìdi farmaceutici, gli uffici patrimonio, i comitati etici….I pazienti tempo non ne hanno e se si ha il desiderio di migliorare la qualità della propria vita, quando sei inchiodato su di una sedia a rotelle, si deve quantomeno avere il dovere morale di non spegnere questa speranza.
Per questo motivo, insieme al Segretario dell’associazione Luca Coscioni Marco Cappato, abbiamo inviato oggi una richiesta di incontro all’Assessore alla Sanità della Regione Puglia Fiore finalizzata a sollecitare un piano d’azione regionale per rendere effettivamente disponibile, attraverso l’informazione capillare ai medici e alle strutture sanitarie, un diritto che rimane finora sulla carta.

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