Cannabis: in Commissione Affari Sociali alla Camera siano auditi tutti gli esperti

Filomena Gallo

Dichiarazione Filomena Gallo, segretario Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica 

Dopo l’emanazione del decreto Lorenzin dello scorso 20 marzo recante “Disposizioni urgenti in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza”, con il quale sono state modificate le tabelle delle sostanze psicotrope, sono  in corso le audizioni alla Camera presso la XII commissione prima del passaggio in Aula per la conversione in legge del provvedimento.

L’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica aveva inviato richiesta di audizione già il 2 aprile u.s.e come richiesto aveva anche indicato gli esperti da audire:  Piergiorgio Zuccaro, già direttore Osservatorio Fumo Alcol e Droga (ISS),Valerio Spigarelli, Presidente unione Camere Penali Italiane, Vidmer Scaioli, medico specialista, Carla Rossi, Rappresentante del Parlamento Europeo nel Consiglio di Amministrazione dell’Osservatorio di Lisbona sulle droghe (EMCDDA). A oggi nessuna risposta, mentre sono stati auditi tutti coloro che sostengono il DL 36/2014 (qui il link).

Filomena Gallo, Segretaria dell’Associazione Luca Coscioni, ha dichiarato: «la Commissione  finora ha potuto ascoltare solo i pareri di associazioni e di addetti ai lavori, come il dott. Serpelloni, che hanno portato avanti delle politiche antidroga di cui non possiamo più permetterci di scontare i fallimenti, per cui ci sembrava necessaria un’integrazione. Quello che noi cercheremo di rappresentare, infatti, riguarda piuttosto le criticità difronte alle quali l’elaborazione delle nuove tabelle ci pone, soprattutto per quanto riguarda la cannabis. Come per esempio il fatto che sebbene la cannabis e i suoi derivati siano state inserite in una tabella creata ad hoc, la tabella II, il thc, ovvero il principale principio attivo della cannabis si trovi ancora tra le droghe pesanti, in tabella I. Oppure  ancora, il fatto che nonostante formalmente la cannabis sia stata separata dalle droghe pesanti, nei fatti sia ancora equiparata a queste per quanto riguarda i divieti e le sanzioni».

 

Da tempo l’Associazione Luca Coscioni si batte per l’affermazione del diritto di cura con terapie a base di farmaci cannabinoidi, che sebbene riconosciute in Italia dal 2007, ad oggi risultano inaccessibili per migliaia di pazienti, costretti a ricorrere al mercato illegale. «Il persistere nell’equiparare ancora di fatto la cannabis alle droghe pesanti – conclude Filomena Gallo – rappresenta un ostacolo all’affermazione di questa cura su cui gravano solo dei pregiudizi culturali, purtroppo a danno dei malati».