barriere architettoniche, dalla Regione Marche si attendono risposte

 

Comunicato stampa
          Ancona 5 luglio 2012
 
Barriere architettoniche, dalla Regione Marche si attendono risposte   
 
 
 Martedì 26 giugno 2012 si è svolta ad Ancona una conferenza stampa sul tema delle barriere architettoniche, promossa dall’ Assemblea legislativa delle Marche, dall’Ombudsman regionale e dalla Consulta regionale sulla disabilità.
 Tutti hanno ribadito la necessità di rispettate le normative esistenti in particolare la legge 46 del 1986 e la legge regionale 52 del 1990, che obbligava gli enti locali ad adottare i P.E.B.A. (piani di eliminazione delle barriere architettoniche).   
Dalla conferenza stampa e dai resoconti giornalistici sembra che, su questa tematica delle barriere architettoniche, la Regione Marche è la parte offesa, incentrando tutte le responsabilità sui comuni.
 Noi vogliamo ricordare che anche la Regione Marche ha degli obblighi,  come prescrive sia la legge nazionale 46 del 1986 e sia la legge regionale 52 del 1990, i commi 2, 3 e 4 dell’art. 5 della legge regionale 52 del 1990, sono chiarissimi:
2. La giunta regionale provvede a richiedere alle amministrazioni comunali e provinciali copia dei piani di eliminazione delle barriere architettoniche degli edifici e delle opere in loro possesso, già esistenti alla data di entrata in vigore della legge 28 febbraio 1986, n. 41.
 
3. La giunta regionale provvede, ai sensi del comma 22 dell’articolo 32 della citata legge 41/1986, alla nomina dei commissari per l’adozione dei piani di eliminazione delle barriere architettoniche.
 
4. La giunta regionale presenta al consiglio per l’approvazione il piano di abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici regionali ad uso pubblico.
 
                  
 Anche la Regione Marche dunque, come ente pubblico territoriale, doveva adottare i P.E.B.A. per le strutture di sua competenza, come le sedi della Regione, tutte le strutture sanitarie pubbliche come gli ospedali ecc…, ma ci risulta che questo atto non sia stato ancora adottato.
 Secondo la legge sopra richiamata, la Regione doveva anche eseguire un’ opera di controllo e di verifica verso i comuni e le provincie delle Marche per verificare l’adozione dei P.E.B.A. ed eventualmente nominare un commissario ad hoc per la sua adozione, ma anche in questo caso ci risulta che la Regione non ha adempiuto agli obblighi di legge.
Vogliamo inoltre ricordare che è stata presentata in Consiglio Regionale delle Marche dal consigliere del gruppo consiliare dei Verdi Adriano Cardogna, una interrogazione sull’attuazione dei PEBA nelle Marche, che chiediamo sia discussa al più presto in Consiglio Regionale. Dalla Regione Marche si attendono  risposte convincenti per la tutela dei diritti dei disabili!
 
 
dott. Stefano   Gemini                                                                                                                                           
segretario cellula di Ancona ass. Coscioni
 
dott, Guido Silvestri
presidente cellula di Ancona ’ass. Coscioni
 
dott.   Renato Biondini
tesoriere cellula di Ancona dell’ass. Coscioni