Paesi scandinavi.
Svezia, Norvegia, Danimarca hanno un sistema estremamente efficiente di assistenza in materia di ausili. E’ lo stato a prendere direttamente in carico l’assistenza, attraverso “Centri di fornitura ausili” dislocati sul territorio, nei quali un’équipe specializzata composta da medici riabilitatori, terapisti della riabilitazione, terapisti occupazionali, specialisti diversi e tecnici con diverse competenze (in genere, ingegneri ed architetti) prendono in carico il bambino o l’adulto nel momento in cui viene fatta la diagnosi di deficit o disabilità (alla nascita, al manifestarsi della malattia o in seguito a incidenti) e, dopo una valutazione delle necessità, provvedono a redigere una “Proposta di intervento assistenziale” che tiene conto della composizione del nucleo famigliare, dell’abitazione, della necessità di un mezzo di trasporto idoneo oltre che, ovviamente, dei bisogni e delle potenzialità della persona con disabilità. Gli ausili vengono forniti gratuitamente; per gli adattamenti dell’abitazione, sino alla messa a disposizione di un’abitazione idonea e priva di barriere, provvede lo Stato che, in alcuni casi o per determinate esigenze, può richiedere un contributo economico alla famiglia a fondo perduto o con un pagamento mensile (come se si trattasse di un affitto con possibilità di riscatto dell’abitazione). Per il mezzo di trasporto (automobile o pullmino attrezzato) lo stato finanzia tutta la somma necessaria, che poi viene restituita con un pagamento mensile senza interessi per la sola cifra relativa al mezzo, mentre i costi di tutti gli adattamenti sono interamente a carico dello stato. Un grande Centro Ausili Nazionale riceve costantemente i campioni di tutti gli ausili che le aziende mettono a disposizione; personale specializzato li valuta, esprime un parere sull’efficacia e sulla congruenza del prezzo dopo di che i Centri ausili sul territorio scelgono, tra quelli approvati dal Centro ausili nazionale, quelli più adatti alle singole situazioni. In alcuni casi e per alcune tipologie di ausili, si fa una specie di gara nazionale, che ha scopo di scartare quelli che costano troppo e quelli che costano troppo poco, in modo da costringere le aziende a fare il prezzo giusto e ad offrire prodotti adeguati, perché quelli troppo scadenti sono esclusi così come quelli che hanno un prezzo esagerato in relazione alle funzioni a cui rispondono. Ovviamente il personale del Centro ausili nazionale ha grande competenza ed esperienza; al Centro nazionale sono collegati anche centri tecnici per la testazione degli ausili. E’ evidente che in questa situazione l’aggiornamento è costante, perché le aziende hanno tutto l’interesse a portare al Centro nazionale tutti gli ausili nuovi che producono, perché siano valutati ed inseriti tra quelli da fornire.
Germania
L’assistenza è affidata alle Casse Mutua; tutti gli ausili di qualsiasi tipo devono essere prima registrati a livello nazionale e ricevere un “Numero di registrazione” che identifica marca, modello e prezzo di base. Per essere registrati, gli ausili devono passare dei test tecnici che valutano la sicurezza, la robustezza, la funzionalità e il confort; questi test sono effettuati dall’organismo nazionale di testazione TUV, che rilascia il relativo marchio. Una volta ricevuto il TUV, gli ausili devono essere valutati da uno più Centri di riabilitazione “accreditati” dal Servizio sanitario nazionale, che rilasciano una relazione di appropriatezza. Quando hanno ottenuto il numero di registrazione, gli ausili vengono inseriti nel Registro nazionale a cui le Casse Mutua fanno riferimento per gli acquisti. A partire dal prezzo di base registrato, le casse Mutua possono contrattare con i fornitori prezzi più bassi, in relazione ai quantitativi che acquisteranno. Anche in questo caso, è evidente che l’aggiornamento è continuo e che le persone con disabilità conoscono con facilità tutta la gamma di modelli che possono essere forniti. La fornitura viene fatta dalle ortopedie, sanitarie o da fornitori accreditati.
Francia
Il meccanismo di registrazione è molto simile a quello tedesco; ogni nuovo prodotto, per essere inscritto tra i prodotti rimborsati dallo Stato deve essere testato da un organismo nazionale che è il CERAH (Centre d’Etudes et de Recherche sur l’Appareillage des Handicapés) che ha il compito della ricerca e della valutazione degli ausili per handicap motori oppure il L.N.E. (laboratoire national d’essai) che verifica le caratteristiche di materassi e cuscini antidecubito, e deve essere valutato da un Centro di riabilitazione o ospedale accreditati. Sulla base di tutti i prodotti che vengono testati da questi laboratori nazionali il governo aggiorna annualmente la lista dei prodotti rimborsabili e stabilisce, per ogni categoria di prodotti, la cosiddetta TIPS (Tarif interministériel des prestations sanitaires), cioè la tariffa che viene riconosciuta per ogni tipologia, che in alcuni casi può corrispondere al prezzo intero del prodotto ed in altri casi solo ad una parte lasciando la quota eccedente a carico dell’assistito. Anche in questo caso, l’aggiornamento è costante e la lista dei prodotti reali (marca e modello) completamente trasparente, come è trasparente e chiara la quota a carico dell’assistenza pubblica e quella eventualmente a carico dell’assistito. La fornitura viene fatta dalle ortopedie, sanitarie o da fornitori accreditati.
Belgio, Olanda, Lussemburgo
I sistemi prevedono la registrazione dei prodotti ed accettano i test tedeschi o francesi; la quota a carico dello stato è fissa per categorie (come in Francia), l’aggiornamento è costante; la revisione della lista delle categorie rimborsabili è annuale.
Gran Bretagna
Il sistema si colloca tra quello tedesco e quello francese, con la lista registrata dei prodotti commerciali rimborsabili ed acquisto da parte di diversi organismi di assistenza, con fornitura gratuita di alcune tipologie di prodotti e compartecipazione da parte dell’assistito per le tipologie giudicate non indispensabili ma utili.
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.