“La campagna referendaria ha portato alla luce la eccezionale novità e realtà degli scienziati, degli accademici e dei malati impegnati, nel sociale, per la libertà di ricerca e il diritto alla salute. Essi rappresentano ormai anche una realtà politica, che chiede di crescere, a partire dalla convocazione del Congresso mondiale per la libertà di ricerca scientifica ma anche autonomamente proponendo, con la preannunciata lettera al Presidente Ciampi, iniziative di disobbedienza civile sulla legge 40. Certamente sarebbe abusivo oggi automaticamente trasportare questa realtà sociale, e in parte già politica, sul piano elettorale, ma il problema, prima o poi, si presenterà.
La campagna referendaria ha anche portato a compimento nel centrodestra italiano il processo di liquidazione degli obiettivi liberali. Silvio Berlusconi ha espresso l’assenza di qualsiasi convinzione, comportandosi da garante dell’illegalità e del malgoverno, e lasciando così il campo libero alle forze clericali e reazionarie, divenute la parte trainante della coalizione.
Continuando a sostenere e incoraggiare quelle individualità che nel centrodestra hanno avuto il coraggio di partecipare attivamente ai referendum, come radicali riteniamo doveroso interpellare e, in qualche modo, “provocare