Ass. Coscioni: Tagli alla ricerca non faranno che aumentare l’emorragia di cervelli, il Governo cambi rotta

Nella prossima finanziaria vi saranno 92 milioni in meno per la ricerca, di questi trenta saranno destinati all’accordo concordato in extremis con gli autotrasportatori.

Ancora una volta, lo schema è quello tipico: la categoria che può farlo ricatta il Paese e alla fine viene accontentata. E la ricerca? Le risorse che sono destinate al futuro ed al progresso del paese?

In caso di sciopero degli scienziati e ricercatori non si bloccherebbero le autostrade né vi sarebbe la penuria della merci nei supermercati ma…

In atto c’è uno sciopera senza clamore: mentre tutti si sgolano nel magnificare "l’economia della conoscenza" il taglio dei fondi a chi per quella conoscenza lavora tutti i giorni non fa altro che alimentare quella fuga di cervelli che a parole si dichiara voler arrestare.

Se il decurtamento di oggi è frutto di una miopia senza pari, chiediamo che il governo si assuma quel che gli compete ossia di "governare" e di individuare nella ricerca la priorità del Paese, dotandola di risorse adeguate.

Con il ministro Mussi ci aspettiamo che il chiarimento auspicato intervenga il più presto e seguano fatti concreti.