Anagrafe pubblica eletti, radicali: “Tutti la vogliono, nessuno la piglia”

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Nella scorsa campagna elettorale, per il rinnovo del consiglio regionale, conclusasi ormai da mesi, spesso e volentieri si è sentito annunciare da parte dei candidati (di ogni parte politica) l’urgenza di adottare nella politica lo strumento dell’anagrafe pubblica degli eletti;  cioè uno strumento che rende pubbliche: la situazione patrimoniale, le presenze in commissione, le dichiarazione di voto e successivo reale voto; di ogni eletto; informazioni accessibili ad ogni singolo cittadino. “Peccato che di istituire l’anagrafe pubblica degli eletti se ne sente parlare solo in campagna elettorale”, affermano i radicali casertani in una nota. “Al comune di Caserta, per esempio, – spiegano – è ormai da più di un anno che giace una proposta sull’istituzione dell’anagrafe pubblica degli eletti presentata dal consigliere comunale del gruppo misto, Alessandro Barbieri”.

Proprio quest’ultimo dichiara: “Trovo poco edificante questa situazione, la mozione sull’istituzione dell’anagrafe pubblica degli eletti al comune di Caserta, viene evitata anche solo la discussione, spesso viene messa come ultimo punto dell’ordine del giorno del consiglio comunale e quando arriva il momento della discussione viene sempre a mancare il numero legale. È una situazione assurda che va avanti ormai più di un anno”. Questo prezioso strumento di trasparenza nella vita politica è assente nel capoluogo della provincia di terra di lavoro ma c’è la legge nazionale 441/82 che impone ai consiglieri comunali dei comuni capoluoghi e superiori ai 50 mila abitanti di rilasciare delle dichiarazioni obbligate e queste dichiarazioni possono essere consultati da qualsiasi elettore del comune dietro richiesta “di accesso agli atti”in particolare relativamente alle situazioni patrimoniali, ai redditi e alle spese elettorali dei consiglieri comunali e il comune e obbligato a rilasciare questi atti dopo 30 giorni dalla richiesta.

Lo scorso primo giugno Gianroberto Zampella, tesoriere della LucaCoscioni e rappresentante dell’associazione Radicale di Caserta “Legalità & Trasparenza”, ha protocollato presso l’ufficio competente del comune di Caserta tale richiesta. Zampella commenta: “Le nostre tasse dovrebbero essere utilizzate per migliorare la vita della comunità in cui viviamo, ma la mancanza di conoscenza delle leggi che regolano la trasparenza lasciano  noi cittadini all’oscuro della situazione patrimoniale dei dirigenti comunali. Se noi cittadini non sappiamo come vengono spesi i nostri soldi, come possiamo valutare l’operato degli eletti ? Noi Radicali ci battiamo da anni per istituire l’Anagrafe Pubblica degli Eletti che permetta un accesso a molti più dati, seguendo il principio ‘conoscere per deliberare’”.

L’esponente radicale termina ricordando un appuntamento molto importante per il prossimo 20 giugno si terrà l’assemblea costituente dell’associazione “Legalità & Trasparenza”, la prima associazione Radicale in provincia di Caserta e in quell’occasione, in presenza del segretario nazionale di Radicali Italiani, Mario Staderini, sarà annunciata una raccolta firme per presentare la petizione d’iniziativa popolare per istituire al comune di Caserta e nei maggior comuni della provincia di Caserta l’ istituzione dell’anagrafe pubblica degli eletti.

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