Maggioranze assolute contro il decreto che cataloga il CBD come stupefacente

Dichiarazione di Marco Perduca, coordinatore della campagna Legalizziamo!

Abbiamo collaborato volentieri al sondaggio dalle associazioni di CFU Italia e Cistite.info APS in collaborazione A.I.R.A. ODV, Dolce Vita, BeLeaf, e il centro medico CLINN perché riteniamo che in questi due giorni il Ministro della Salute può ancora inserirsi per evitare che la tabellazione del CBD crei enormi problemi a pazienti e operatori del settore.

Considerare stupefacente una molecola al centro di raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità perché efficace nel trattamento di diverse condizioni, dall’epilessia minorile a spasmi muscolari passando per dolori glaucoma, aggiungerebbe ostacoli burocratici allo stigma che purtroppo ancora accompagna l’uso medico della cannabis. Auspichiamo che il Ministro Schillaci, partendo dai dati raccolti, apra un confronto con pazienti, farmacisti, medici e imprenditori, per evitare di tornare indietro di anni. Ci sono centinaia di studi che lo potrebbero aiutare. Ci ripensi.

Viste le pericolose possibili ripercussioni riguardante il nuovo Decreto Ministeriale che inserirebbe tra i medicinali stupefacenti le preparazioni orali a base di Cannabidiolo (CBD), CannabisTerapeutica.Info ha incaricato SWG di realizzare un indagine sulle abitudini dei consumatori utile a conoscere il loro punto di visita qualora il provvedimento diventasse effettivo.

 I Risultati sono disponibili QUI