In Piemonte depositate 11.428 firme per Liberi Subito

È la quinta Regione a depositare le sottoscrizioni per portare in Consiglio Regionale la proposta di legge dell’Associazione Luca Coscioni per regolamentare i tempi e modalità per accedere all’aiuto medico alla morte volontaria

Marco Cappato dichiara: “Le persone che hanno firmato chiedono una legge regionale per evitare che le persone malate siano costrette a soffrire contro la propria volontà”

Sono 11.428 le firme depositate questa mattina a Palazzo Lascaris, a Torino, a favore di  Liberi Subito, la proposta di legge elaborata dall’Associazione Luca Coscioni per regolamentare i tempi di verifica delle condizioni e delle modalità per accedere all’aiuto medico alla morte volontaria. Presenti Marco Cappato, Matteo Mainardi, coordinatore nazionale della campagna “Liberi Subito”, Davide Di MauroMiriam Abate e Lidia Sessa, coordinatori della raccolta firme in Piemonte. Insieme a loro Don Giulio Mignani, le Cellule Coscioni piemontesi e tutte le organizzazioni e partiti che hanno supportato la raccolta firme.

Presenti questa mattina i Sindaci dei Comuni che hanno aderito alla campagna: Collegno (Francesco Casciano), San Mauro Torinese (Giulia Guazzora), Settimo Torinese (Elena Piastra), Mongrando (Antonio Filoni) e Vidracco (Antonio Bernini). Presenti anche dei delegati in rappresentanza dei Sindaci dei comuni di Alessandria, Chieri, Rivarolo Canvese e tre consiglieri regionali: Silvana Accossato (Liberi e Uguali), Sarah di Sabato (M5S), Diego Sarno (PD) e i segretari regionali CGIL Giorgio Airaudo ed Enrica Valfrè.

Oltre al Piemonte, anche Emilia Romagna, Veneto, Abruzzo e Friuli Venezia Giulia hanno depositato le firme. In Puglia, Marche e Sardegna sono stati gruppi trasversali di consiglieri regionali a proporre la legge, mentre altre regioni si stanno preparando per iniziare la raccolta delle firme. In Piemonte la campagna di raccolta firme era partita a metà marzo e in totale ha visto 208 tavoli di raccolta firme; 95 autenticatori ai tavoli (oltre metà sono stati Consiglieri Comunali ma anche parlamentari, consiglieri regionali, assessori e sindaci); 31 sindaci sottoscrittori tra cui quelli delle province di Alessandria e Biella e nell’area metropolitana torinese tra gli altri quelli di Moncalieri, Collegno, Grugliasco, Pinerolo, Settimo. I prossimi passaggi per arrivare alla discussione della legge prevedono che:

  • L’Ufficio di Presidenza chiede il parere della Commissione di garanzia, che deve depositarlo entro 30 giorni prorogabili fino a 60; trascorso inutilmente tale termine, l’Ufficio di Presidenza delibera anche in assenza del parere.
  • L’Ufficio di Presidenza chiede il parere della Commissione di garanzia, che deve depositarlo entro 30 giorni; trascorso inutilmente tale termine, l’Ufficio di Presidenza delibera anche in assenza del parere.
  • La proposta di legge, dichiarata ricevibile e ammissibile, viene assegnata dalla Presidenza del Consiglio regionale alla Commissione permanente consiliare competente per materia.

Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, ha dichiarato:

Ringraziamo tutti gli 11.428 piemontesi che hanno firmato per la proposta di legge di iniziativa popolare ‘Liberi Subito’ e ringraziamo tutti coloro che hanno reso possibile questa straordinaria mobilitazione.

Chiediamo ai consiglieri regionali una presa di coscienza e di consapevolezza, basata sull’evidenza che sul fine vita l’Italia si sta avvicinando alla Svizzera senza che il Parlamento si occupi della materia. Anche le singole regioni possono legiferare sul tema. Grazie al coraggio delle persone malate che hanno agito alla luce del sole, alle azioni di disobbedienza civile e all’esercizio della responsabilità professionale di medici e giudici esistono oggi – in affermazione della sentenza Cappato della Consulta – precedenti giudiziari e amministrativi per accogliere legalmente in Italia le richieste di aiuto al fine vita da parte dello stesso segmento di popolazione che ottiene legalmente l’eutanasia in Olanda. Occorre solo rendersene conto e produrre delle regole mirate a evitare lunghi calvari.

Nell’indifferenza dei partiti, abbiamo ottenuto riforme tanto profonde quanto sconosciute. Il deposito della PdL regionale di iniziativa popolare su cui il Consiglio Regionale del Piemonte è chiamato affinché divenga legge garantirà che nessuno debba più attendere mesi solo per ottenere la verifica delle condizioni per accedere all’aiuto al suicidio assistito.