Il silenzio delle opposizioni rafforza la criminalizzazione della Gravidanza per Altri

Dichiarazione di Filomena Gallo, segretaria dell’Associazione Luca Coscioni

Se la proposta di legge dell’onorevole Varchi dovesse essere approvata anche al Senato e dunque diventare legge, non solo determinerebbe gravi conseguenze in termini di libertà personale, dal momento che si tratta di un reato che prevede fino a 2 anni di reclusione e una sanzione pecuniaria milionaria, ma non si capisce come potrà essere tecnicamente applicata. Per poter perseguire un fatto commesso all’estero infatti, è necessario che si instauri una cooperazione giudiziaria fra le autorità dei due Paesi. In questo caso il presupposto è che il percorso di GPA sia fatto nel pieno rispetto della legge straniera, motivo per cui l’autorità estera non potrà materialmente iniziare delle indagini penali su un fatto lecito. È questo il motivo per cui la perseguibilità di reati commessi all’estero è normalmente subordinata alla c.d. doppia incriminazione.

Inoltre, questa legge avrà come effetto una totale disapplicazione del DPR 396/2000 che invece prevede che gli atti di nascita (e di morte) formati all’estero vanno automaticamente trascritti. Ma non basta: questa legge potrebbe produrre effetti devastanti proprio sull’unità familiare, in quanto in presenza di un procedimento penale a carico dei genitori, la famiglia sarà sicuramente attenzionata dai servizi sociali con tutte le conseguenze a questo connesse. Impiegheremo probabilmente anni nei tribunali per la difesa di queste famiglie e le vite di queste famiglie ne subiranno danni importanti.

La legge 40 vieta da 20 anni la maternità surrogata commerciale se realizzata in Italia. Non può questa legge darsi il merito di introdurre un reato universale perché non è così, nel mondo ci sono Paesi che hanno leggi chiare e precise in materia e pertanto non c’è una comunità internazionale che identifica la tecnica di fecondazione assistita con gravidanza per altri come reato. Una perdita di tempo propagandistica e un’intimidazione ai cittadini italiani che siamo già attrezzati a vanificare nei tribunali insieme alle tantissime persone che, a causa di un motivo di salute, un tumore o perché nate senza utero, o per condizione hanno bisogno di accedere alla tecnica.

Ora l’iter passa in Senato, il Senatore Scalfarotto prenderà il testimone dall’Onorevole Magi (entrambi iscritti all’Associazione Luca Coscioni) per lavorare sul tema e sensibilizzare i colleghi sulla necessità di normare, legalizzare la gravidanza solidale, garantendo l’accesso a tutte le tecniche di fecondazione medicalmente assistita a tutti coloro che ne hanno bisogno, senza commercializzazione, unico strumento in grado di tutelare donne e bambini da sfruttamento e schiavitù. Anche perché il testo per la tutela piena delle donne che potrebbero proporsi come gestanti prevede garanzie precise e prevede con la modifica dell’articolo 600 codice penale l’introduzione di un reato punito fino a 20 anni di reclusione per chi induce una donna contro la propria volontà a portare avanti una gravidanza per altri, questo sì, che può identificare un reato universale non quello che propone la legge Varchi”.

Aggiunge Marco Cappato, tesoriere Associazione Luca Coscioni: “La criminalizzazione internazionale della gravidanza per altri è destinata a non durare nel tempo, nemmeno se sarà approvata anche al Senato. Per questo è fondamentale iniziare sin d’ora a costruire una proposta alternativa che unisca il fronte anti-criminalizzatore. Come Associazione Luca Coscioni ci appelliamo dunque alle forze di opposizione, e in particolare a Schlein e Conte affinché sostengano finalmente il modello della gravidanza per altri solidale. Restare silenti su questo tema, anche uscendo dall’aula, significa inevitabilmente rafforzare la linea della criminalizzazione.”