Il testo è stato depositato dal Senatore Ivan Scalfarotto (Italia Viva) e dall’Onorevole Riccardo Magi (+Europa)
Lunedì 19 giugno scendiamo in piazza con la manifestazione “Genitori, non criminali!”. L’appuntamento è alle 10:00 a Largo di Torre Argentina, seguirà un walk around fino a Piazza Montecitorio
La proposta di legge elaborata dall’Associazione Luca Coscioni, con esperti ed altre associazioni, per regolamentare la gravidanza per altri solidale, contro ogni forma di sfruttamento e abuso, è stata depositata al Senato dal senatore Ivan Scalfarotto (Italia Viva) e alla Camera dall’onorevole Riccardo Magi (+Europa). Lo hanno comunicato in una conferenza stampa gli stessi parlamentari insieme a Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente Segretaria e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni.
“Con la nostra proposta di legge superiamo i tentativi strumentali di chi, contrario a questa tecnica, la identifica solo come mercificazione e sfruttamento del corpo delle gestanti. Mentre è una tecnica di fecondazione assistita, che aiuta chi per condizione o per patologia non può avere una gravidanza.
Il testo a cui siamo arrivati con un lavoro di anni, prende in considerazione tutte queste preoccupazioni rispondendo con norme precise a tutela di tutti i soggetti coinvolti. Affermando altresì quanto già previsto dal DPR del Presidente della Repubblica 396/2000, con riferimento alla piena trascrizione degli atti di nascita stranieri conformi alla legge del paese in cui sono stati formati” dichiarano Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente Segretaria e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni.
“La scelta di estendere la perseguibilità del reato di surrogazione di maternità anche se praticata all’estero si scontra con l’attuale orientamento delle giurisdizioni italiane e sovranazionali che escludono qualsiasi tipo di reato rispetto a questi percorsi normati in altri paesi e riconoscono il diritto superiore del minore a vedere trascritto il proprio atto di nascita formato all’estero.
Per punire in Italia un reato compiuto in un altro Paese deve essere considerato un fatto illecito anche lì. È giunto dunque il momento che il Parlamento emani una legge sulla Gravidanza per altri solidale. Abbiamo reso nota la gravità della proposta Varchi, con una lettera del 31 maggio u.s., a tutte le Ambasciate degli Stati esteri che disciplinano la gravidanza per altri che vedrebbero così gravemente minacciata, senza alcun fondamento giuridico, la loro sovranità statale.
Su questo tema è stata lanciata una petizione già firmata da oltre 9.000 italiani.
➡ Cosa prevede la proposta di legge
La proposta di legge prevede di regolamentare la gravidanza solidale per altri, al fine di evitare situazioni di incertezza normativa e fornire piena tutela ai diritti di tutti i soggetti coinvolti e, in particolar modo, ai minori. Il testo prevede:
- Un accordo lecito e solidale tra i soggetti coinvolti, in cui la gestante ha un ruolo centrale e confermerà la sua disponibilità a seguito di un percorso medico e psicologico.
- L’estensione dell’accesso a tutte le tecniche di fecondazione assistita anche alle coppie dello stesso sesso e persone single prevedendo tutele per tutti i soggetti coinvolti.
- Un’età massima della gestante di 42 anni, un reddito certo, potrà essere una parente, oppure no. Dovrà avere un reddito certo. Dovrà essere già madre, e solo se, dopo l’adeguato percorso diagnostico e psicologico, confermerà la sua disponibilità, potrà portare avanti una gravidanza per altri per massimo 1 volta, due volte per la stessa famiglia.
- L’istituzione del Registro nazionale delle Gestanti presso il Registro nazionale sulla PMA, già esistente all’Istituto superiore di Sanità;
- L’introduzione di una specifica ipotesi di reato per chi, abusando di una condizione di necessità, induce una donna a portare avanti una gravidanza per altri.
Il testo completo della proposta di legge
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.