Abbiamo scritto ai Consiglieri regionali della Sardegna per una legge regionale sul “Suicidio assistito”

Mentre in altre cinque regioni Italiane prosegue la raccolta firme per la proposta di legge Liberi Subito elaborata dall’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica sull’aiuto alla  morte volontaria assistita, in Sardegna  l’Associazione intende depositare la proposta attraverso l’iniziativa diretta dei consiglieri regionali, nella speranza che si possa aggregare uno schieramento trasversale tra i vari partiti. Per questo Marco Cappato e Filomena Gallo, rispettivamente Tesoriere e Segretaria dell’Associazione Luca Coscioni, hanno scritto a tutti i consiglieri regionali per chiedere la disponibilità a sottoscrivere o presentare la proposta di legge.

Nei contenuti il documento non va a toccare le condizioni previste della Corte costituzionale con la “Sentenza Cappato/Antoniani” numero 242/2019 per accedere, mediante il Sistema Sanitario, all’aiuto alla  morte volontaria medicalmente assistita, cioè che:

  1. la persona tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale;
  2. sia affetta da una patologia irreversibile;
  3. che tale patologia sia fonte di sofferenze fisiche o psicologiche che ella reputa intollerabili;
  4. pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli. Sempre che tali condizioni e le modalità di esecuzione siano state verificate da una struttura pubblica del servizio sanitario nazionale, previo parere del comitato etico territorialmente competente.

Ciò che la proposta di legge regionale invece prevede sono tempi e procedure certe nell’ottenere una risposta da parte del Sistema Sanitario regionale, per impedire che le persona incluse in questi parametri debbano aspettare mesi – o addirittura due anni, come capitato, tra gli altri, anche a Federico Carboni nelle Marche, la prima persona ad accedere in Italia lo scorso giugno alla morte volontaria assistita.

“In cinque Regioni – Piemonte, Emilia Romagna, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia e Veneto – stiamo depositando questa proposta attraverso l’iniziativa legislativa popolare. In altre – come Basilicata e Lazio – attraverso l’iniziativa dei Comuni“, dichiarano il Tesoriere e la Segretaria Nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, Marco Cappato e Filomena Gallo, insieme a Aldo Luchi della Cellula Coscioni Cagliari e Laura Di Napoli della Cellula Coscioni Sardegna. Ci auguriamo che Regione Sardegna si voglia assumere la responsabilità di un dibattito aperto e di decisioni chiare. Qualunque possa essere l’esito, girare invece la testa dall’altra parte sarebbe un atteggiamento irresponsabile che lascerebbe il sistema sanitario regionale impreparato nel dare risposte alle sofferenze delle persone malate”.