Gestazione per altri, Filomena Gallo: “La proposta di legge Rauti-Malan è inapplicabile”

“Il disegno di legge presentato da Fratelli d’Italia con le firme della senatrice e sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti e del capogruppo al Senato Lucio Malan che mira a far diventare la maternità surrogata un reato anche quando commessa all’estero non è giuridicamente attuabile”, ha dichiarato Filomena Gallo, avvocata e segretaria Associazione Luca Coscioni, che ha elaborato la Proposta di legge sulla gravidanza solidale per altri insieme ad esperti e altre associazioni, depositata alla Camera durante la scorsa legislatura dall’onorevole Guia Termini e altri parlamentari.

“Una legge con questo testo verrebbe subito impugnata perché non tiene presente il principio della doppia incriminazione. Per punire in Italia un reato compiuto in un altro Paese deve essere considerato un fatto illecito anche lì. È alla base del diritto. Prevedere un reato universale senza il rispetto dei requisiti necessari processuali non ha alcun senso giuridico”, ha proseguito Gallo.

“Tra l’altro su questo si è espressa anche la Commissione del Parlamento Europeo che rispondendo a un’interrogazione parlamentare ha ribadito che la maternità surrogata non è esplicitamente disciplinata dal diritto dell’UE e rientra nelle competenze esclusive dei singoli Stati membri legiferare a livello nazionale e garantire che i diritti fondamentali siano effettivamente rispettati e tutelati, in conformità della legislazione nazionale e degli obblighi internazionali in materia di diritti umani. Ricordiamo anche che la proposta di legge per la regolamentazione della Gravidanza Per Altri solidale che era stata depositata il 13 aprile del 2021 alla Camera dei Deputati, e non fu mai stata discussa nemmeno un minuto, e ora stiamo lavorando affinché venga depositata in questa legislatura e si arrivi ad una regolamentazione della pratica di fecondazione assistita con gravidanza per altri solidale. La PdL elaborata dall’Associazione Luca Coscioni e altri lascia intatto il divieto di utero surrogato commerciale ma regolamenta l’accesso alla tecnica con gravidanza solidale” ha, quindi, concluso.