Il presidente dell’Emilia-Romagna Bonaccini assicura: “Il PD ripartirà dai Diritti e dalla Ricerca”

Il governatore ha inviato un messaggio al Congresso dell’Associazione Luca Coscioni

“Ci siamo dati il compito di rigenerare il Pd e costruire un nuovo centrosinistra. A partire dall’esigere la tutela dei diritti” così Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, che ha inviato un messaggio al XIX Congresso dell’Associazione Luca Coscioni, intitolato a Per la vita e in corso a Modena dal 13 al 16 ottobre.

“Solleciterò al partito a cui sono iscritto l’opportunità di mettersi alla testa di queste innovazioni, sia sugli strumenti che sui contenuti. La scienza, le libertà e la ricerca devono diventare temi prioritari. È un vuoto che non può essere riempito dai Tribunali, E non possiamo poi stupirci se i cittadini non partecipano alle elezioni. E soprattutto in assenza di leggi e decisioni della politica, vanno garantiti percorsi referendari, anche in nome di una laicità che non può essere messa in un angolo. Un impegno che deve essere rafforzato e moltiplicato nel Paese anche per la cura delle malattie rare e genetiche e il sostegno ai familiari, alle persone che prestano assistenza. Anche qui, una sola parola: ricerca, per la quale servono adeguati finanziamenti.

Sul tema della ricerca interviene il “padrone di casa” del Congresso, il Professore Michele De Luca, co  presidente dell’Associazione Luca Coscioni e direttore del Centro di Medicina Rigenerativa “Stefano Ferrari” dell’Università di Modena e Reggio Emilia, punto di riferimento nazionale sullo studio delle malattie rare.

Negli ultimi tempi stanno emergendo segnali preoccupanti nel campo delle terapie avanzate per la cura delle malattie rare. I piccoli numeri e la personalizzazione delle terapie richiedono un ripensamento del loro modello di sviluppo. C’è bisogno di un maggior sostegno pubblico: incentivi per le aziende, sgravi fiscali per le realtà che investono in terapie avanzate per le malattie rare. Una società moderna, soprattutto se è ricca, non deve lasciare indietro gli individui più deboli, non lo deve fare, deve usare la scienza e trasferirla. Serve anche l’aiuto degli enti regolatori intorno a farmaci e sperimentazioni: un ente regolatorio non può trasferire su una terapia avanzata personalizzata tutta la regolamentazione relativa a un farmaco prodotto in miliardi e milioni di unità. Le terapie personalizzate necessitano di regole dedicate, che bilancino la sicurezza con la sostenibilità economica per consentire a questi farmaci di rimanere sul mercato e garantire ai malati rari il diritto alla cura”

Conclude il Sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli: “Voglio provare a pensare positivo all’alba della nuova legislatura, nonostante le esternazioni violente di alcuni rappresentanti della maggioranza intorno alla legge 194, alle libertà delle donne e alla libertà di decidere intorno al proprio corpo. Modena terrà l’attenzione alta su questo fronte. Democrazia è partecipazione, occorrono decisioni chiare capaci di normare il tema delle firme pubbliche e le più innovative e moderne modalità di partecipazione come la firma digitale con SPID da estendere alla corsa per le elezioni. Su tutte l’impegno ad assicurare il diritto alla vita, ma non a restare morti da vivi. E’ un passaggio di coscienza difficile però se vogliamo garantire il diritto alla vita dobbiamo assicurare anche un percorso funzionale al rimanere vivi, altrimenti tutto diventa più difficile