Una verifica dell’efficacia di prevenzione e vaccini

Intensità influenza

La grande voglia di re-incontrarsi in persona, andare insieme al ristorante,  al cinema, allo stadio o ad una manifestazione fa sì inevitabilmente che ci passiamo particelle virali l’uno con l’altro.

Questo accade non solo con il SARS Cov-2 ma anche con quelli delle sindromi simil-influenzali (ILI, influenza- like illness) che anch’essi si trasmettono con le goccioline che emettiamo con la respirazione. Ecco quindi che in queste tre settimane di fine ottobre/primi di novembre (42,43 e 44esima dell’anno; incidenza ILI Stagione 2021-22 – linea nera spessa nella figura) i casi di influenza e simili per 1000 assistiti sono già circa il doppio rispetto a  quelli dell’autunno 2020 (linea con tratteggio più corto) in cui eravamo obbligati a ben più stringenti misure di prevenzione e anche rispetto a quelli dell’ autunno 2019 (linea con tratteggio più lungo) in cui gli assembramenti erano meno di adesso.

In altre parole, in questi giorni sono molti quelli che si assembrano e pochi quelli che sono già protetti dall’influenza grazie al vaccino anti-influenzale. Per fortuna stiamo riprendendo una vita quasi normale: però i più anziani e fragili (e perché no? anche gli altri cui potrebbe essere utile non farsi tre giorni a letto), oltre alla vaccinazione per il Covid19, facciano quest’anno  appena possibile anche quella per l’influenza. In attesa di farle ambedue più comodamente in un’unica somministrazione l’anno prossimo.